Alassio. Ha debuttato ieri su Sky Uno l’edizione italiana di “Hell’s Kitchen”, reality show culinario importato dall’America dove è oramai giunto alla 4a edizione.
Se negli Stati Uniti il diavolo è Gordon Ramsey, in Italia il giudice supremo è il pluristellato Carlo Cracco, diventato famoso per i non amanti dell’alta cucina con “Masterchef”, l’altro reality dedicato al mondo dei fornelli targato Sky.
A differenza di “Masterchef” questo reality è pensato per cuochi di professione e mette in palio un contratto come Executive Chef del Forte Village in Sardegna, dove proprio lo chef Ramsey ha un ristorante.
Tra i concorrenti c’è una savonese Sybil Carbone, che con il fidanzato lavora ad Alassio nella trattoria “Papei da turta” in via Volta. Dopo aver passato le selezioni e superato indenne il primo taglio Sybil è entrata ufficialmente nella cucina rossa. Il programma registrato tra novembre e dicembre vede le due squadre affrontarsi ogni sera in cucina con clienti persone normali e vip. Ad ogni puntata è prevista l’eliminazione a insindacabile giudizio di Cracco di uno o più concorrenti.
Nella sfida del filetto alla Rossini rivisitato Sybil non ha convinto il “diavolo” perché per sua stessa ammissione: “Non usiamo foie gras e tartufo nel nostro ristorante. Non possiamo permettercelo per questo puntiamo a prodotti più poveri”. Affermazione alla quale Cracco, che proprio a Garlenda, ha mosso i primi passi come Chef, ha replicato: “La Liguria ha tanti prodotti ricchi e che comunque non si cucina solamente per lavoro ma anche per passione e per studio”.
A fine servizio, in cui nessuna delle due squadre ha ottenuto giudizi positivi, ad uscire è Lorena la cuoca ipertatuata e con il percing sulla lingua che a Cracco non era affatto piaciuto.