Social Housing, ad Andora nuovo edificio residenziale

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Andora. “Un intervento di social housing molto importante che realizza dieci alloggi a canone concordato. Un’opera completamente finita che si inaugura lunedì 14 e che permetterà ai residenti con meno possibilità di non abbandonare il proprio territorio, il loro comune, a causa del costo delle case in acquisto e in affitto che, nei luoghi costieri, è molto più elevato per evidenti motivi di pressione turistica”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa la costruzione di nuovo edificio residenziale ad Andora, insieme con l’assessore Giovanni Boitano e il sindaco di Andora Franco Floris.

L’intervento, commissionato dal Comune di Andora, è costato 1 milione 737 mila 65 euro provenienti da fondi comunali (1 milione 234 mila 424 euro) e da fondi regionali (502 mila 640 euro). I lavori erano iniziati a fine febbraio 2012 e si concluderanno il 14 aprile 2014 quando è anche prevista l’inaugurazione. Le pratiche di assegnazione degli alloggi hanno già avuto luogo; la consegna delle chiavi agli inquilini avverrà lunedì 14.

Il sindaco Franco Floris ha detto: “E’ stato un intervento oneroso per il Comune di Andora, realizzato in due anni, ma assolutamente necessario per dare ai nostri residenti in difficoltà abitazioni dignitose ad un prezzo sostenibile. Ciò ci consentirà anche di demolire una vecchia palazzina in Largo Milano e proseguire nel risanamento di una zona divenuta il nostro polo culturale, accanto al quale potrà così sorgere un centro sportivo”.

L’intervento è parte del programma di social housing, promosso dalla Regione Liguria, al quale il Comune di Andora ha aderito. L’operazione è stata realizzata per rispettare le previsioni urbanistiche vigenti e ridare dignità al patrimonio pubblico e alle famiglie che vi abitano. La costruzione della nuova palazzina residenziale a canone moderato (ERS) è stata progettata per ridare alloggio a 10 nuclei familiari, già inquilini di altrettanti alloggi di edilizia pubblica, le cui abitazioni saranno demolite.

I primi 7 nuclei abitano un immobile di largo Milano che sarà abbattuto per realizzare i nuovi impianti sportivi comunali. Gli altri 3 nuclei familiari risiedono in alloggi fatiscenti e in contrasto con le norme igienico-sanitarie e edilizie. Dal punto di vista urbanistico, l’intervento è un’operazione di ricucitura del tessuto urbano che riguarda un’area libera, a ridosso del centro abitato, con una buona offerta di servizi pubblici (nelle adiacenze ci sono scuole, impianti sportivi, uffici comunali).

Il nuovo edificio è composto da un piano interrato con 10 posti auto e 5 piani fuori terra. Ogni piano è costituto da 2 appartamenti, con cantine al piano, per un totale di 10. Tutte le abitazioni sono composte da cucinino, soggiorno, 2 camere, bagno e cantina. L’impianto di riscaldamento è centralizzato ma regolabile da ogni alloggio ed è alimentato da una caldaia a gas a basso consumo, collegata con i pannelli solari della copertura per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Tutti gli appartamenti hanno i contatori per le utenze interni.

L’edificio è dotato di ascensore nel rispetto delle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche. Esternamente, al momento, ci sono due aree verdi condominiali di circa 120 metri quadrati; le aree destinate a verde e a parcheggio pubblico in parte sono eseguite e in parte in attesa di realizzazione. Il trasloco degli inquilini nei nuovi appartamenti sarà subordinato agli allacci delle forniture di gas ed energia elettrica.

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