Cronaca

Savonesi furiosi per l’asfalto in via Torino, l’assessore Lirosi: “Hanno ragione ma mancano i soldi”

Savona. “Guardate come rifanno gli asfalti nel 2014”: inizia con queste parole la mail di un lettore, che allega alcune immagini del manto stradale di via Piave e via Torino. Mostrano strisce e toppe di asfalto nuovo, di forme irregolari, incastonate in quello vecchio, mentre in altri punti, dove l’asfalto nuovo deve essere ancora posato, la scelta di scarificare solo alcune sezioni della carreggiata e non altre è ancora più evidente.

Il lettore citato è solo il più arrabbiato di tanti che negli ultimi giorni hanno mandato messaggi alla redazione, lamentando chi i disagi, chi le lunghe code, chi proprio il “tetris” sull’asfalto. E questa mattina, nella fila di automobilisti fermi in via Torino ad aspettare, alcuni erano più furiosi che mai.

“Hanno ragione – ammette l’assessore ai lavori pubblici Franco Lirosi – ma pensare a una città di Savona che nei prossimi anni sia perfettamente asfaltata è illusione pura”. E quando gli chiedi il perché, la risposta è amara: “E’ evidente, non ci sono i soldi”.

“Noi abbiamo 117,5 km di strade comunali – prova a spiegare – un metro quadrato di asfalto costa 11 euro, in una strada larga 8 metri quindi un metro lineare costa 88 euro. Un chilometro costa dunque 88.000 euro di lavori, a cui va aggiunto il 24% per le somme a disposizione per iva, sicurezza e incentivi, poi c’è la segnaletica orizzontale da rifare e il rialzo dei tombini. In sostanza un chilometro di strada perfettamente aggiustato costa 130.000 euro: moltiplicato per 117,5 chilometri fa 15 milioni. Io per quest’anno avevo 1,2 milioni”.

E’ la dura realtà dei fatti, dice Lirosi, e non riguarda solo Savona: “Mi è arrivato un recente studio ministeriale, nel 2002 per aggiustare le strade comunali in media i comuni italiani spendevano 100.000 euro: oggi, dopo 12 anni, ne spendono 3.000, con una diminuzione del 97%”.

“Le lamentele dei cittadini sono giuste, ma se si inseriscono in questo contesto si può capire che a Savona le strade sono più curate della media – rivendica con orgoglio Lirosi – anche se ovviamente dovrebbero esserlo ancora di più”.

Appurato che i soldi non bastano, una strada potrebbe essere quella di riasfaltare meno strade facendolo meglio, anziché “tapullare”. Anche in questo caso Lirosi ammette che il ragionamento è giusto ma non ha la possibilità di applicarlo: “Quando abbiamo deciso quali strade fare ci sono stati lunghi sopralluoghi e discussioni, e alla fine abbiamo selezionato le peggiori. Alcune strade malandate non possono essere fatte: via De Mari è un ‘buco’, sembra un percorso di guerra, ma prima di poter intervenire bisogna rifare le fogne, che sono in condizioni disastrose come in tutta la città. Sarebbe giusto farne poche e bene, ma è un ragionamento che potremo fare solo in una seconda fase: ora siamo in emergenza, non abbiamo la possibilità di scegliere”.

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