Raddoppio ferroviario di ponente entro dicembre 2015, l’ad di Rfi: “In ritardo, ma forzeremo i tempi”

Genova. “Sul raddoppio di ponente siamo un po’ in ritardo, ma cercheremo di recuperare”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia, al termine di un incontro in Regione sullo stato di avanzamento delle opere infrastrutturali che interessano la Liguria.

Al centro della discussione il nodo di Genova, il Terzo Valico e appunto il raddoppio della linea ferroviaria nel ponente savonese. Elia ha ammesso che ci sono ancora delle criticità, anche se i lavori sono ripresi con le due ditte subentrate: “Siamo ancora in attesa della relazione finale de Ctu, che ci consentirà di intervenire anche sulle aree ancora non disponibili del tratto di linea tra San Lorenzo e Andora”.

Difficile però quantificare la percentuale di aree non ancora disponibili. “La percentuale non dà un’idea della difficoltà realizzativa – spiega Elia – perché su quelle aree andranno installati impianti tecnologici per la sicurezza delle gallerie. Più che in termini percentuali parliamo in termini di tempo: noi prevedevamo, se a febbraio fosse stata emanata la delibera del Ctu, di completare i lavori a dicembre 2015. Oggi questi tempi si stanno un po’ dilatando, ma cercheremo di recuperare con una maggiore forzatura sulle imprese e sui cantieri”.

Nell’incontro si è parlato di un altro tema caro ai pendolari, quello del nodo di Genova, con l’aumento dei binari e delle stazioni nel tratto metropolitano. Si tratta della risistemazione delle linee ferroviarie esistenti e in particolare dell quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena, e del sestuplicamento tra Genova Piazza Principe e Genova Brignole. Un’opera dal costo di circa 600 milioni di euro che nelle previsioni dovrà essere completata entro dicembre 2017 e consentirà di migliorare il servizio offerto ai pendolari, dedicando appositi binari al traffico merci e a quello a lunga percorrenza, finalmente separati dai treni regionali.

“Ovviamente – ha detto Elia – il nodo verrà rilasciato per fasi, man mano che saranno completati i singoli interventi. Con l’orario 2017-18 si potranno comunque realizzare i nuovi servizi che si tradurranno in maggiori performance delle reti sia sul traffico regionale che sul lungo percorso. La viabilità ferroviaria cambierà nel senso che i regionali avranno i loro binari disponibili, i treni a lunga percorrenza i propri e i merci non entreranno più nel nodo liberando tracce utili per i pendolari”.

Da definire anche un nuovo assetto delle stazioni ferroviarie, con la Regione che chiede di aumentarne il numero nell’area metropolitana. “Ovviamente ha spiegato Elia – bisogna trovare i fondi necessari e definire anche le modalità di servizio. L’importante secondo noi è la frequenza rispetto alla velocità, perché più fermate si fanno più aumenta il tempo di percorrenza, però se ne guadagna in termini di capacità. Per questo occorre definire con le regioni tramite un accordo quadro l’acquisto di capacità disponibile”.

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