Pietra L. Non si fa attendere la risposta del sindaco di Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi, ai “falchi” della maggioranza accusati di aver tradito il percorso progettuale riguardo i cantieri Rodriquez avviato in questi anni di amministrazione.
De Vincenzi non le manda a dire: “Non so se il progetto approvato sia la soluzione migliore, ma sono convinto che molto spesso ‘l’ottimo sia nemico del bene’ e non vorrei che nella ricerca dell’ottimo, senza aver la proprietà e disponibilità delle aree, l’unico risultato conseguito fosse quello di tenerci al centro del Paese un’area e fabbricati sempre più degradati e fatiscenti per i prossimi 20 anni”.
E aggiunge: “Non è certo un bel biglietto da visita per un paese turistico come il nostro, e neppure certamente il bene del Paese che tutti vogliamo. Forse è bene che questo i cittadini lo sappiano”.
Il sindaco prosegue a tutto campo: “Solo su un aspetto sono d’accordo con loro, che è indispensabile ‘assumersi la responsabilità di dire le cose come stanno veramente, mettendoci la faccia di fronte ai cittadini’. Questo io l’ho sempre fatto per tutti questi anni e soprattutto ora continuo a farlo. E’ proprio in questa ottica che chiedo loro perché non viene spiegato chiaramente ai cittadini: che è in base a una Legge dello Stato (DPR 509/97), che la riconversione di aree demaniali come quelle del cantiere è possibile, ma solo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto e dei relativi servizi complementari”.
E ancora: “I lavoratori del cantiere non sono stati licenziati, ma bensì per loro è stata, attraverso un accordo con la Regione Liguria, attivata la Cassa Integrazione straordinaria (Cis) per chiusura dell’attività, solo allo scopo di poter usufruire di un ulteriore anno (oltre a questo) di tale strumento, e che il ventilato trasferimento nel cantiere di Sarzana era solo una soluzione provvisoria per non far perdere il reddito ai lavoratori; che nella concessione demaniale allegata al progetto è previsto l’obbligo per l’azienda di riassumere tutti i dipendenti in forza al Cantiere di Pietra Ligure”.
“Prima d’ora tutti questi dubbi non erano mai trapelati e dopo sette anni di approvazioni in Giunta, Consiglio Comunale ecc… senza mai un distinguo, sia tutto da rifare. Cosa ancor più importante, le aree e i fabbricati più significativi sono di proprietà di una azienda privata che ha investito ben 20 milioni di Euro per acquistarle dallo Stato. Come e con quali soldi Carrara e C. pensano di acquisirle per fare tutto quello che voglio fare!”.
E conclude: “Non ci vuole molta fantasia per dire che sarebbe bello fare solo spiagge, stabilimenti balneari, bar, ristoranti ecc., soprattutto se non se ne ha la disponibilità e se la realtà è ben diversa da quella rappresentata”.