Economia

Piaggio Aero, dal corteo di Genova l’appello a Finale: “Uscite e venite in piazza a scioperare con noi”

corteo piaggio sestri

Finale/Villanova. “Uscite da quella stanza, dove vi siete chiusi e che non ha futuro, rischiate di morire voi e i vostri colleghi di Sestri. Bisogna lottare insieme, dobbiamo scioperare tutti insieme per costruire un’altra prospettiva e un altro futuro, altrimenti noi continueremo da soli”. Lo ha detto Bruno Manganaro, segretario Fiom sotto il palco del comizio in piazza Baracca a Sestri Ponente dove si è radunato il corteo dei lavoratori della Piaggio e di altri lavoratori dell’industria genovese che si sono uniti a colleghi dello stabilimento di Sestri, con l’adesione anche dei commercianti e degli esercenti preoccupati per una possibile chiusura del sito produttivo genovese.

“I lavoratori si sono conquistati questa piazza e questa solidarietà, a loro va tutto il merito”. Nel cuore di Sestri Ponente, una piazza Baracca stracolma si stringe attorno ai lavoratori di Piaggio Aero, partiti stamani in corteo dallo stabilimento genovese sfilando per le vie della delegazione di ponente, supportati dalle istituzioni al gran completo, dai commercianti che per solidarietà hanno abbassato le serrande, e dai cittadini.

“Sestri non si tocca”, il coro collettivo di una città che non vuole perdere uno dei suoi più importanti siti produttivi.

“Tutti insieme possiamo portare a casa il risultato – spiega Bruno Manganaro, segretario Fiom sotto il palco del comizio – impedire che il sito di Sestri venga chiuso e che tutta Piaggio Aero abbia un futuro nero, e dare, invece, una prospettiva a un quartiere, ai commercianti, alla città e ai suoi giovani, che non avrebbero più un posto di lavoro”.

Il piano industriale “di rilancio” dell’azienda, archiviati gli esuberi con il ricorso alla cassa straordinaria, prevede infatti la chiusura della produzione nello stabilimento di Sestri, dove sarà mantenuta solo la manutenzione, trasferita poi al nuovo stabilimento di Villanova d’Albenga, e 207 esternalizzazioni, 108 a Sestri e 99 a Finale.

“Le esternalizzazioni provocheranno la perdita non solo dello stabilimento genovese, ma alla lunga anche di quello a Villanova d’Albenga – sottolinea Manganaro – Questa è una battaglia dei lavoratori e dell’intera comunità. Inizia oggi, ma continuerà domani e nei prossimi giorni per raggiungere l’obiettivo: mantenere Piaggio Aero aperta a Sestri Ponente”.

E proprio domani, nella sede savonese di Confindustria, si tornerà a trattare. “Noi chiederemo un passo indietro all’azienda perché il progetto non sta in piedi – continua il segretario Fiom – non esiste che un’azienda perda la produzione, le sue mani e le braccia. Qualcuno pensa di tenere solo il cervello, ma un cervello con 700 persone a Villanova non ha una prospettiva industriale. Stiamo lottando per tutti, per Sestri, certo, ma anche per Villanova”.

“La manifestazione – riflette il segretario generale Uilm Antonio Apa – non va lasciata cadere ma deve, per non essere svilita portare a dei risultati concreti. Più significativamente il nostro obiettivo è far si che la Piaggio non abbandoni il territorio genovese e ligure, e questo lo si fa trovando un giusto equilibrio, al tavolo della trattativa di domani 30 aprile alla Confidustria di Savona, tra il mantenimento dei siti industriali e la soluzione dei problemi occupazionali”.

E prosegue: “Già un primo risultato positivo lo si è avuto con la mediazione lungimirante del vice Primo Ministro dello Sviluppo Economico De Vincenti, in quanto sono venute meno alcune scelte unilaterali dell’azienda, a partire dalle eccedenze strutturali”.

“La crisi è sotto gli occhi di tutti e sta mettendo in discussione molte imprese del nostro territorio. Pertanto è necessario avere i nervi saldi nella salvaguardia dei presidi industriali della Piaggio e nella difesa dei posti di lavoro. Con questo spirito andremo all’incontro di domani, perché questo è il nostro compito e lo faremo nell’interesse dei lavoratori” conclude.

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