Economia

Ogni 100 euro incassati 71 andranno alle imprese: approvato bilancio della Camera di Commercio

Camera di Commercio di Savona

Savona. Per ogni 100 euro che le imprese versano alla Camera di commercio di Savona come diritto annuale, 71 sono restituiti al sistema produttivo del territorio sotto forma di interventi economici e di sostegni al credito attraverso i confidi. E’ uno dei numeri chiave che emergono dalla lettura del bilancio 2013 approvato all’unanimità dal Consiglio Camerale. Numero che assume un significato di rilievo ancora maggiore considerando che solo quattro anni prima, nel 2009, il rapporto tra gli interventi economici sommati alle controgaranzie per l’accesso al credito e il diritto annuale incassato non andava oltre il 38,5%.

Il conto economico, illustrato al Consiglio dal presidente Luciano Pasquale, ha chiuso con un modesto attivo (poco più di 3.400 euro). I ricavi correnti si sono attestati a 7 milioni 260 mila euro (in flessione di 618 mila euro rispetto al 2012), rappresentati per 5 milioni 560 mila euro dai proventi del diritto annuale.

“Questo dato è inferiore di 110 mila euro rispetto a quanto incassato nel 2012 – ha sottolineato il presidente Pasquale – ed è il prezzo pagato alla crisi, con imprese che scompaiono e altre che trovano difficoltà a pagare nonostante le cifre in gioco siano mediamente modeste: meno di 10 euro al mese per azienda”.

Ai ricavi correnti si aggiungono le entrate finanziarie, generate in prevalenza da dividendi su partecipazioni azionarie, per un totale di 621 mila euro, mentre gli incassi straordinari (recupero del diritto annuale di esercizi precedenti) sono quasi raddoppiati rispetto al 2012 raggiungendo i 469 mila euro.

Sul fronte degli oneri, che ammontano complessivamente a 8 milioni 265 mila euro, da registrare un calo di 133 mila euro nei costi del personale (complessivamente 2 milioni 395 mila euro) e un incremento di 856 mila euro delle spese per interventi economici (in totale 2 milioni 347 mila euro). “Il costo della struttura, personale più spese di funzionamento in senso stretto – ha precisato il presidente Pasquale – assorbe il 35,2% degli oneri totali, mentre il 42,5% è rappresentato dagli interventi di informazione promozione economica e il 15,6% dai servizi anagrafici e di regolazione del mercato. Il resto, circa il 6,7%, pari a 464 mila euro, costituito da imposte e trasferimenti allo Stato”.

Anche le due Aziende Speciali della Camera di Commercio – il centro di sperimentazione e assistenza agricola CeRSAA e l’Azienda per la Formazione – hanno chiuso i conti in attivo (rispettivamente con utili di 23 mila e 43 mila euro) e con ricavi complessivi per oltre 2 milioni 650 mila euro al netto dei contributi camerali.

“Sono risultati, quelli del 2013 – ha concluso Luciano Pasquale –, che sottolineano la forte determinazione della Camera di commercio a dare, pur tra mille difficoltà, risposte puntuali alla duplice esigenza di potenziare le iniziative di promozione economica e di rendere più efficiente la struttura camerale. Ora siamo impegnati a misurare la qualità dei nostri interventi e, quindi, l’efficacia delle nostre azioni, per poter essere sempre più utili alle imprese e all’economia della provincia”.

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