Economia

Ial di Carcare, i grillini all’attacco: “Pessima gestione, ora assicurare gli arretrati ai lavoratori”

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Carcare. Il meetup valbormidese interviene sulla situazione dello Ial di Carcare, il centro formativo che aveva rischiato la chiusura ed oggi salvato da una cordata di enti formativi con il sostegno di Regione e Proivncia. I grillini valbormidesi affermano: “Le nostre intuizioni purtroppo si sono rivelate fondate…”.

“Tanto a Roma quanto nei nostri tranquilli paesini ci siamo resi conto che la coerenza per alcuni partiti è un’utopia. La situazione paradossale è che chi ha avuto in mano il destino finanziario dello Ial, fino alla sua cessione dalla Cisl alla cordata di imprenditori attuale proprietaria, sono gli stessi personaggi politici che in riunioni organizzate per discutere della situazione, di fronte a dipendenti, giornalisti e autorità, hanno fatto esaltanti ed inconcludenti proclami da salvatori della patria”.

“A piangere però sono i dipendenti, gli studenti e le loro famiglie che si vedono mettere in discussione lavoro, stipendi e scuola per i figli. Lo Ial viveva di finanziamenti pubblici regionali concessi al sindacato Cisl, ex proprietario della scuola, fino a quando questi sono venuti meno lasciando degli scoperti che hanno comportato buchi di bilancio e debiti con creditori e dipendenti. Si tratta di un passivo di circa 300 mila euro che sarebbe stato sanabile con un rifinanziamento della Regione” aggiunge il meetup valbormidese.

“Lo Ial ora è stato ceduto e la situazione non è cambiata e non si riesce a capire quale sia il suo futuro se non facendo ipotesi sulla base degli stessi proclami e manifestazioni di intenti esibiti nei vari incontri. Di sicuro è che alcuni dipendenti si sono licenziati mentre altri hanno avuto un cambiamento di ruolo, in pratica precarizzati, e i loro stipendi arretrati inseriti in procedura fallimentare così come le spettanze di insegnanti e collaboratori esterni. Noi non ci aspettiamo niente di buono da politicanti, sindacalisti e parole a vanvera ma riteniamo che si debba fare di tutto almeno per corrispondere a dipendenti e collaboratori esterni stipendi e compensi arretrati”.

“Questi soldi devono essere trovati immediatamente e la Cisl se ne deve fare carico in qualità di datore di lavoro e referente presso gli enti, eventualmente attingendo ai propri cospicui patrimoni. È paradossale ed emblematico che proprio chi deve “tutelare” il lavoratore ne sia causa di disagio. Rimaniamo estremamente perplessi che, di fronte a questo agire, tali soggetti possano ancora godere di credito politico e sociale” conclude il Meetup Valbormida.

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