Guida “Locali storici d’Italia”, il Savonese presente con il Caffè Balzola di Alassio

Balzola Alassio

Savona. E’ il caffè pasticceria Balzola di Alassio il locale che rappresenta il Savonese nella guida 2014 dell’Associazione “Locali Storici d’Italia”, appena uscita,  che racconta di duecentoquarantasei antichi e prestigiosi caffè, ristoranti, hotel, pasticcerie, confetterie che sono stati protagonisti della storia del Paese.

La guida, che contiene una Liguria inedita e tutta da scoprire, è stata presentata in mattinata all’assessore al Turismo e alla Cultura Angelo Berlangieri: è dedicata  ai molti locali storici  che hanno ispirato (o che continuano a ispirare scrittori, poeti, pittori, cantanti, compositori,  fotografi  che frequentandoli hanno vissuto momenti di grande creatività, trovando, appunto, l’ispirazione per le loro opere. Oppure rendendo immortale il locale grazie a una loro citazione.

Sono cinque – sui ventisei presenti nella guida – i locali storici della Liguria ispiratori di creatività: l’Osteria Luchin di Chiavari, la Confetteria Romanengo di Genova, l’Excelsior Palace e l’Hotel Riviera di Rapallo, il ristorante Da O Vittorio di Recco.

L’Hotel Riviera ha legato il suo nome ad Enest Hemingway: nel febbraio del 1923, durante il suo soggiorno nella camera  56 all’Hotel Riviera di Rapallo,  scrisse il racconto “Gatto sotto la pioggia”, pubblicato nella raccolta “Our Time” e poi nei “Quarantanove racconti”.Lo scrittore cita l’albergo e descrive il monumento ai caduti e ai giardini pubblici di fronte. All’Excelsior Palace invece, nel 1952, lo scrittore americano  Thornton Wilder , vincitore di tre Pulitzer, durante la permanenza all’hotel lavorò alla commedia “The Matchmarker, un grande  successo a Broadway, con cinquecento repliche. Da O Vittorio è stato ringraziato pubblicamente da Ivano Fossati nella copertina dell’album “La pianta del tè”, del 1988, per averlo ispirato. Il cantautore e pianista statunitense Gregory Darling, si innamorò del locale  e registro qui il videoclip  del suo grande successo “ Angel of Mercy”, del 2006, utilizzando il pianoforte che tuttora è in una sala, con un ringraziamento nel suo disco “Shell “.

Dallo scorso anno la  Guida  comprende anche la Piazzetta della Portofino. Al pari di un grande albergo, un caffè o un ristorante sul mare, la piazzetta è, in effetti, un “salotto” di cultura e mondanità dall’inizio del Novecento. Fra gli ospiti il mondo dell’aristocrazia, della letteratura, dell’arte, del cinema, del lusso. Da Edoardo duca di Windsor e Wallis Simpson, Rex Harrison e Lilli Palmer, Humprey Bogart, Clark Gable, Kim Novak, Ingrid Bergman a Liz taylor e Richard Burton, Orson Welles, Soray, Ernest Hemingway, Sofia Loren e tantissimi altri.

Nel volume anche il Grand Hotel Miramare di Santa Margherita, del 1903, lussuoso testimone del Liberty nel Tigullio dove Marconi trasmise, primo al mondo, segnali radio telegrafici e radio telefonici alla distanza di 150 chilometri nel 1933 e le 15 vetrine sotto i portici del più grande caffè ligure, il Defilla di Chiavari, del 1914, con le sale tutte stucchi, parquet e specchi dove sostavano Rita Hayworth, Sordi, Totò, Paoli e i presidenti Segni e Pertini.

E ancora l’Hotel Bristol Palace di Genova, palazzo liberty del 1904 amato da Pirandello e D’Annunzio e dall’imperatore Hirohito con la scala ellitica che ispirò a Hitchcock il film “Vertigo” mentre studiava alcune riprese di “Caccia al ladro”  Il Royal Hotel di Sanremo, del 1872,  residenza dorata per “Sissi” imperatrice d’Austria, re Farouk, Mascagni e casa dei grandi artisti che partecipano al Festival della canzone. L’Hotel Imperial Palace (1889) di Santa Margherita Ligure dove Russia e Germania, nel 1922, si riconciliarono con il trattato di Rapallo dopo la Grande Guerra: liberty il palazzo, la hall e il “Caffè il Trattato”; magico il ristorante novecentesco, ospitò in segreto Eva Braun, compagna di Hitler, e poi le notti di Simone Signoret e Ives Montand e Humphrey Bogart e Lauren Bacall. La Pasticceria Rossignotti di via Dante a Sestri Levante, del 1900.

I locali storici della Liguria (circa 10% di quelli a livello nazionale), sono presenti nelle quattro province liguri di Savona, Genova, Imperia e La Spezia. Il Savonese è presente nella guida appunto con il caffè pasticceria Balzola, di Alassio. Nel locale, aperto nel 1902, nacque, negli Anni Venti, il “caffè-concerto” italiano con artisti del calibro di Tito Schipa e Beniamino Gigli. Al Balzola lo scrittore russo Maksim Gorki incontrava la colonia inglese di Alassio, i dolci di Rinaldo Balzala, pasticcere di Casa Savoia attirarono Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.

Genova è presente nel volume anche con: la Pasticceria Svizzera Vital Gaspero di Albaro, l’Antica Osteria del Bai, dove Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio salutarono con il bicchiere della staffa la partenza con i Mille dal vicino Scoglio di Quarto, il caffè Mangini, cenacolo giornalistico-letterario genovese frequentato da Sandro Pertini, la confetteria Romanengo di piazza Soziglia, fra le più antiche (1780) e famose d’Italia. Il caffè Mangini, nell’edizione 2009 della guida, entra anche nei primati dei locali storici, fra quelli più “giornalistici”, per essere stato redazione volante, oltre che di Sandro Pertini, direttore de “Il Lavoro”, anche del direttore del Secolo XIX Umberto Vittorio Cavassa.

Nel Golfo Paradiso la guida segnala anche il ristorante Manuelina della famiglia Carbone, storico punto di riferimento di Recco capitale gastronomica. A Sestri Levante lo spazio nel volume dei locali storici è tutto per le pasticcerie Rossignotti, crema e sfoglie, cannoli, cavolini con panna, torroni e torroncini che conquistarono il presidente Roosevelt, Greta Garbo e Guglielmo Marconi. Riflettori accesi anche per la pasticceria Gemmi Il Loggiato di Sarzana, nell’estremo Levante Ligure, fondata in epoca napoleonica e sede dell’annuale concorso internazionale per giovani cantanti lirici. Da Levante a Ponente, con un ‘altra  segnalazione in provincia di Imperia. Riguarda  lo storico Bar Piccardo che ha fatto la storia di Oneglia, dove si entrava solo se laureati. Nel 1908 Mussolini si prese uno schiaffo dalla proprietaria per un complimento ardito, Fausto Coppi, con dieci minuti di vantaggio, abbandonò al Bar Piccardo la Milano-Sanremo per un caffè, prima di riprendere pedalare a tagliare il traguardo per primo nella Città dei Fiori.

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