Politica

Elezioni, Marilena Ratto: “Varazze bella donna trasandata. Puntiamo su restyling, lavoro e meno burocrazia”

Varazze. “Non me lo sarei proprio mai aspettato”. Lo ammette con candore, Marilena Ratto: lei, da 20 anni presidente locale dell’Ascom, a diventare il candidato sindaco del Pd non ci aveva mai pensato. Ma quando la “chiamata” del centrosinistra è giunta, non si è tirata indietro: “Sono nata, lavoro e vivo a Varazze, e vedendo quello che è successo in questi anni in cui ha regnato l’immobilismo ho accettato”.

Dal point della lista, “Varazze la tua città”, Ratto lancia la sfida. Nell’amministrazione Delfino c’era molta aspettativa, ma è stata delusa, dice: “Non mi è piaciuto l’immobilismo, l’assenza di progettazione per la città, il fatto che le associazioni di Varazze non hanno ricevuto risposte sufficienti e quindi nella città c’è poco entusiasmo e voglia di fare. Varazze sembra una bella donna un po’ trasandata, senza trucco, che deve essere in qualche modo aiutata”.

E per aiutare una bella donna, la scelta non poteva che essere al femminile, al contrario di tutti gli avversari. Uno di questi, Alessandro Bozzano, lo ha già “sconfitto” una volta, quando la candidatura di Ratto in seno al Pd ha prevalso proprio su Bozzano e sull’altra scelta “rosa”, Elsa Roncallo. “Non è stata una mia idea – ribadisce Ratto – ma mi è stato chiesto da tanti amici, forze politiche e i miei colleghi imprenditori. Credo mi abbiano scelto perché in questo momento ero l’opportunità migliore. C’era bisogno di rinnovamento: la nostra lista è piena di persone nuove che non si sono mai candidate, come me”.

Gli avversari, come detto, sono tutti uomini: Bozzano, Way e Cerruti. Ma Ratto è agguerrita: “Non temo nessuno dei tre, secondo me la nostra lista è quella che segna veramente il rinnovamento, con persone nuove ma anche preparate ed esperte”. Tra queste alcuni grossi nomi, come quello di Carlo Giacobbe, ex sindaco di Vado: un vantaggio o un ingombro? “Sicuramente un vantaggio. Io sono orgogliosa di avere certi nomi in lista, perché noi punteremo molto sul gioco di squadra, e nella nostra ci sono persone preparate, ognuno nella sua specificità, e tutti daranno un contributo per la realizzazione del nostro programma”.

Un programma con quattro punti chiari. “Prima di tutto bisogna dare sostegno alla piccola e media impresa per creare nuove opportunità di occupazione – spiega il candidato del Pd – poi sburocratizzare la macchina amministrativa, che deve essere al servizio dei cittadini pur nel rispetto delle leggi. Inoltre è necessario un adeguamento dei servizi sociali ai nuovi bisogni e alle nuove povertà; infine dal punto di vista urbanistico è necessario fare una mappatura del territorio per vedere le fragilità dal punto di vista idrogeologico”.

Le urgenze, però, come per ogni “bella donna trasandata”, sono legate soprattutto all’aspetto. “Nel primo mese, mese e mezzo c’è da sistemare la città. Varazze è bellissima, con una fascia costiera e un’entroterra di pregio, una passeggiata meravigliosa e un porto nuovissimo, però ha bisogno di un ‘restyling’ – spiega Ratto – Facendo un giro per Varazze si ha la sensazione di una città sporca, poco illuminata e coi giardini mal curati: queste sono le prime cose che vogliamo fare per dar subito un impulso alla città e far ripartire l’economia”.

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