Sport

Calcio e solidarietà, Cesar Grabinski fa felici i bambini di Pediatria: consegnate decine di uova pasquali ai piccoli degenti

Grabinski in Pediatria

Savona. Cesar Grabinski, da grande attaccare d’area qual è, ha fatto un nuovo, importante gol. Benchè il campione argentino continui a sfornare reti sui campi di calcio – quest’anno a Celle – per una volta, il palcoscenico di Grabinski non è stato un campo di calcio ma un ospedale. E la squadra che si è coagulata intorno all’attaccante non era da meno, sia per qualità che per quantità.

Questa mattina, l’ex giocatore del Vado, accompagnato, tra gli altri, da Davanzante, mister Pusceddu, mister Di Latte  e dal primario del reparto, dott. Cohen ha fatto visita ai bambini di Pediatria dell’Ospedale San Paolo portando in dono le decine di uova pasquali raccolte negli ultimi giorni.

Dopo l’esperienza della scorsa stagione quando Grabinski, con una delegazione del Finale, aveva visitato i bambini, l’attaccante ha rinnovato la “sfida” e lo ha fatto lanciando, qualche giorno fa, un appello sul suo profilo facebook: “Gente, come ogni anno arriva Pasqua e noi raccogliamo le uova per i meno fortunati… Siamo pronti?”

E la risposta è stata immediata e affermativa: pronti ad aiutare i bambini a trascorrere qualche ora in allegria.

Dal mondo del calcio dilettantistico, ma non solo, in tantissimi hanno risposto all’appello dell’ex calciatore, tra le altre, di Vado e Finale.

I calciatori, le sincronette della Rari – con Linda Cerruti in prima fila – Massimiliano Oddo, campione del mondo.

Non solo calciatori (Cattardico, mister Di Latte, Tosques) ma anche gente comune, amici del delantero argentino hanno voluto dare il proprio contributo regalando un sorriso con un piccolo ma significativo gesto.

E, per non essere da meno, nemmeno i tifosi si sono chiamati fuori dalla “chiamata”.

Gli ultras del Finale, ex squadra di Grabinski, hanno messo da parte la delusione per i risultati della propria squadra e si sono “attivati” per raccogliere quante più uova possibile.

L’iniziativa, comunque, non rimarrà isolata. A breve ci saranno altre visite in case famiglia e centri che aiutano i minori.

Una risposta incredibile per un’iniziativa che ha visto Grabinski leader fuori dal campo ma con una squadra pronta a mettersi al servizio della causa.  Della causa della solidarietà.

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