Balla Coi Cinghiali a rischio, Vacca: “Restrizioni ragionevoli, impossibile fare più di così”

Cairo Montenotte. Potrebbe essere definitivamente tramontata l’ipotesi di vedere la prossima edizione di Balla Coi Cinghiali a Cairo. Nonostante il riscontro positivo della Provincia, le voci in Valbormida dicono che non se ne farà nulla: troppo rigide, parrebbero, le restrizioni imposte dall’ente per l’utilizzo del sito, che è un Sic, un sito d’interesse comunitario.

L’assessore provinciale Santiago Vacca non ci sta, però, a passare per “colpevole”. “Quando mi è stato posto il problema insieme ai miei funzionari e al Comune di Cairo, con il quale abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto tutto ciò che ritenevamo possibile per rendere compatibile una valutazione positiva di incidenza, che deve essere fatta trattandosi di un Sic – spiega l’assessore -. Ci sono delle regole non messe a caso, ma per tutelare quell’area. Abbiamo trovato una soluzione compatibile che permette di tenere il festival senza disturbare troppo l’ambiente naturale”.

Compatibile per l’ambiente, forse, ma a quanto pare non per il festival ed il suo complesso apparato organizzativo. “Noi il nostro lavoro riteniamo d’averlo fatto nel compensare reciprocamente la questione – si difende Vacca – la disponibilità del sito c’è, certo che gli organizzatori dovranno fare le loro valutazioni. Con l’associazione abbiamo mediato questa posizione: hanno chiesto l’autorizzazione, noi l’abbiamo data con restrizioni compatibili, le altre valutazioni spettano agli organizzatori”.

La chiave di tutto resta in quel “compatibili”: quelle restrizioni sono ragionevoli o troppo pesanti? “Chiediamo che l’illuminazione venga abbassata, non si può pensare di occupare due terzi di un Sic e accendere le luci tutta la notte – racconta Vacca – C’era tutto il prato di erba medica occupato da un campeggio molto grande, abbiamo semplicemente chiesto di farlo partire da 150 metri dal fiume spostando i metri persi nell’area adiacente. Se è una restrizione pesante quella…”.

“Bisogna capire che occupare tutto il campo di erba media avrebbe voluto dire che dopo non ce ne sarebbe più stata, e di quell’erba medica vivono molti animali che vivono in quel Sic – continua l’assessore – Noi dobbiamo lasciare gli spazi per questi animali nel momento di questa ‘invasione’ umana, zone dove rifugiarsi in modo che possano riappropriarsi del territorio alla fine del festival”.

“Ne ho parlato con l’assessore regionale Angelo Berlangieri – conclude Vacca -. Ritengo sia un’iniziativa interessante, e per questo ci siamo messi subito al lavoro e abbiamo rilasciato il parere in tempi velocissimi: più di così non si poteva fare”.

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