Tirreno Power polveriera: tema “contro” al Nautico e scoppia il caos

tirreno power

Savona. Nel giorno in cui i lavoratori di Tirreno Power stanno esternando la propria disperazione, ricevuti dai sindaci di Quiliano e Vado Ligure, si accende una nuova controversia legata alle centrale a carbone.

Questa volta, teatro dell’arterco è un istituto scolastico. Per la precisone, l’Istituto Nautico Leon Pancaldo di Savona.

Nella giornata di ieri, durante un compito in classe, una docente di italiano avrebbe proposto ai suoi alunni una traccia legata alla centrale vadese. Il titolo del tema da sviluppare, faceva riferimento alla decisione del gip di procedere alla chiusura di Tirreno Power.

La docente, però, secondo le informazioni trapelate, avrebbe calcato la mano nel titolo, esprimendo in esso accuse dirette all’azienda vadese, sottolineando come l’attività della stessa abbia causato morte ed avvelenamenti, costringendo il gip alla chiusura.

I sindacati, una volta venuti a conoscenza di quanto accaduto nell’istituto savonese, hanno chiesto un appuntamento urgente con il prefetto, minacciando di agire per vie legali.

“La cosa peggiore – affermano i portavoce dei lavoratori – è che si alimenta la guerra tra pro e contro invece di creare coesione, che è ciò che chiedono tutti”.

“Praticamente l’insegnante ha proposto un dettato, non un tema – dichiara Luca Porcile, esponente delle Rsu della Tirreno Power -. E’ il rischio di tutte le volte che le persone si parlano e parlano alla pancia. L’unico modo per ovviare a questo tipo di problematiche è quello intrapreso dalle amministrazioni di attuare questo osservatorio, perché soltanto tramite esso riusciremo ad avere dati non riconducibili a nessuna parte e incontrovertibili”.

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