Cronaca

Sequestro Tirreno Power, l’azienda pronta a difendersi: “Far ripartire i gruppi e tutelare i posti di lavoro”

carabinieri Tirreno Power

Vado L. L’ufficio legale di Tirreno Power è al lavoro sul provvedimento di sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Savona che ha portato alla chiusura dei due gruppi a carbone della centrale termoelettrica di Vado Ligure. Fonti aziendali fanno sapere che per Tirreno Power obiettivo primario è svolgere gli interventi necessari per far ripartire gli impianti e quindi la produzione, salvaguardando la propria attività economica ed i posti di lavoro.

Tuttavia l’azienda farà valere le sue ragioni anche a livello giuridico, in primis con la possibile presentazione nei prossimi giorni dell’istanza di dissequestro per i due gruppi a carbone, ma non solo: Tirreno Power sta vagliando tutti gli aspetti legali che riguardano la centrale, anche in riferimento al recente ricorso al Tar sul divieto dell’uso dell’olio combustibile all’1%.

Inoltre, sempre secondo fonti vicino all’azienda, Tirreno Power considera il provvedimento di sequestro una “estremizzazione, una posizione radicale che non aiuta la difficile fase di ristrutturazione economica e finanziaria in corso”, senza contare il progetto di copertura dei parchi carbone già approvato così come il possibile futuro progetto di ampliamento, sul quale pendono i ricorsi amministrativi presentati dai Comuni di Vado e Quiliano.

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