Savona, sì dalla giunta al piano di regolamentazione del Campo Nomadi

Francesco Lirosi - ass. quartieri Savona

Savona. Prende forma la regolamentazione del Campo Nomadi di Savona, dopo anni di discussioni e polemiche e con un progetto di risanamento presentato dal Comune con il quale si spera di sanare una ferita della città. Il campo nomadi è un agglomerato di baracche: gli abitanti, molto spesso, sono in difetto con il pagamento delle bollette, ma mancano parzialmente gli stessi allacci e anche di servizi primari come le fogne. “Ne nasce anche un danno erariale per la pubblica amministrazione e, in sostanza, per tutta la nostra comunità” afferma l’assessore ai lavori pubblici Francesco Lirosi, che ha presentato questa mattina in giunta comunale il piano di regolamentazione.

Si prevede: i cittadini che intendono abitare nel sito dovranno fare preventiva domanda; il permesso verrà dato per un tempo limitato e non verrà rinnovato in mancanza del pagamento delle utenze e o per comportamenti non consoni; in luogo delle attuali (estremamente fatiscenti) 14 baracche, vi saranno 22 siti (17 da mq. 54 e 5 da mq. 78); ogni piazzola sarà corredata dagli allacci di acqua, luce e fogne e i cittadini dovranno pagare regolarmente le bollette; le casette saranno acquistate a spese degli abitanti e dovranno avere la caratteristica della rimovibilità; nel regolamento viene previsto un Comitato di Gestione, formato da vari dirigenti comunali e 2 abitanti del sito, con un segretario, designato dal comandante della polizia municipale.

“In sostanza, con una spesa per lavori di circa 100 mila euro gli abitanti del sito vivranno meglio; il Comune non avrà più danno erariale; il sito perderà le sue caratteristiche negative (chi non si comporterà idoneamente verrà allontanato, anche con il ricorso alla forza pubblica); la comunità savonese non subirà più alcun danno” conclude l’assessore Lirosi.

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