Regione. Dal Tar del Lazio arriva l’ennesima conferma che la legge regionale 17 del 2012 in materia di norme finalizzate a prevenire il vizio del gioco, anche se lecito, presentata dal consigliere regionale Armando Ezio Capurro e fatta propria dall’intera assemblea legislativa della Liguria, è perfettamente legittima.
I giudici evidenziano come: “con riferimento alla disciplina introdotta nella Regione Liguria dalla legge n. 17/2012, che la disciplina statale e quella regionale siano reciprocamente coerenti rispetto all’obiettivo da perseguire, utilizzando strumenti analoghi con analoghe finalità di prevenzione”.
La legge voluta da Capurro ha preceduto di alcuni mesi il “decreto Balduzzi” che chiede di adottare “misure di prevenzione per contrastare la ludopatia disciplinando le forme pubblicitarie, introducendo divieti e controlli per contrastare il gioco”.
“Si tratta dei principi ispiratori della mia legge – continua Capurro – tesa alla tutela dei soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili e alla prevenzione di forme di gioco compulsivo soprattutto cercando di tutelare i giovani”.
Per questo motivo sono stati inseriti gli istituti scolastici tra i luoghi sensibili a tutela dei minori di 18 anni ed è stata fissata una distanza minima di 300 metri da detti luoghi.
“Tale distanza, come ha confermato il Tar del Lazio, – conclude Capurro – è chiaramente finalizzata ad assicurare un’applicazione uniforme all’interno del territorio della Regione Liguria e rientra nelle discrezionalità del legislatore”.