Cronaca

Paolo Ponzo, un anno fa la sua scomparsa: “Capitano per sempre”

Savona Calcio ricorda Paolo Ponzo

Savona. Mille persone ad assistere ad una partita, un unico pensiero rivolto a chi non c’è più. Un anno fa, il 24 marzo 2013, Paolo Ponzo accusò un malore durante un trail, che gli fu fatale. Ieri, il suo Savona, squadra per la quale rivestiva il ruolo di responsabile del settore giovanile, gli ha regalato una bella vittoria. Nello stesso giorno in cui, sulle alture di Loano, tornava in scena la gara che lo vide sfortunato protagonista della tragedia.

Sulle tribune del “Bacigalupo” è stato esposto uno striscione per mantenere vivo il suo ricordo. Non è il primo, non sarà l’ultimo. Da parte dei tifosi del Savona, ma non solo. “Ciao Capitano, maestro di vita”, “Corri Paolino… Capitano per sempre”, “E’ stato bellissimo vederti correre per noi”. Frasi che in questi mesi sono state scelte per salutarlo, ringraziarlo, onorarlo.

Nel calcio moderno, dove i giocatori passano da una casacca all’altra con frenesia, senza “mettere radici” come un tempo, è raro per una tifoseria trovare un personaggio di cui fare una bandiera. Ponzo lo è stato, e non solo a Savona.

In biancoblù disputò 54 partite, capitano in Seconda Divisione. I sostenitori savonesi continuano a ricordarlo come uno dei più “tosti” atleti che hanno calcato il terreno del Bacigalupo.

Non sono certo gli unici. Dov’è passato, Ponzo ha lasciato un ottimo ricordo di sè. Vado, Montevarchi, Cesena. E ancora Reggio Emilia, Modena, Spezia.

In quest’anno sono state tante le iniziative in suo onore, segno della forte volontà di ricordarlo da parte di chi lo ha conosciuto. A Cesena, amatissimo per la sua dedizione e generosità, è stato il primo ad avere un club di tifosi in suo onore.

A Modena, dove era noto con il soprannome “Il Muratore”, gli è stata dedicata una targa sotto la gradinata dello stadio Braglia. Al Mirabello di Reggio Emilia la Reggiana ha organizzato un torneo giovanile amichevole denominato “Paolino Day”. E poi, innumerevoli striscioni, che hanno unito nel suo ricordo tifoserie rivali.

Cairese di nascita, Ponzo ha avuto tanti riconoscimenti anche nella sua terra. Dallo scorso giugno il campo sportivo di Bragno porta il suo nome.

Anche nell’ambiente delle corse era molto noto e stimato. I suoi polmoni, che in campo gli permettevano di correre per tutti i novanta minuti, lo avevano spinto a cimentarsi in varie competizioni, per tenersi in forma e, spesso, vincere. Un arresto cardiaco lo ha fermato proprio mentre si stava cimentando nella sua passione.

Un anno è trascorso, ma tantissimi calciatori, così come tanti podisti, praticheranno il loro amato sport prendendo Paolo come esempio. Per primi, tutti i ragazzini del settore giovanile del Savona che, fino a dodici mesi fa, avevano in lui la figura di riferimento, il modello da seguire per distinguersi sia come atleti che come uomini.

leggi anche
Paolo Ponzo
Omicidio colposo
Morte di Paolo Ponzo alla “Maremontana”: fissata l’udienza preliminare

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.