Pietra L. “Le cose sono diverse da quelle immaginate. Innanzitutto è bene precisare che non è ancora stato comunicato all’ente alcun atto formale da cui si possa desumere i fatti e ciò che viene imputato ai dipendenti comunali. In questo contesto l’amministrazione, tramite i suoi uffici competenti, ha potuto solo sospendere dal servizio i funzionari, come previsto dalla normativa contrattuale vigente, ed attivarsi nelle competenti sedi per verificare la possibilità di acquisire gli elementi necessari utili per procedere a sua volta alle contestazioni disciplinari”.
Queste le parole del sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi che ha difeso il Comune pietrese finito nel mirino per l’operazione “Trash”, che ha portato agli arresti domiciliari due funzionari di Ata Spa, Mario Cena e Roberto Balbis, e di tre dipendenti del Comune di Pietra Ligure, Fabio Basso, Vincenzo Trevisano e il geologo Andrea Nencioni.
“Che l’amministrazione possa non essersi accorta di nulla, non è affatto strano. Il Comune non dispone dei poteri che la legge attribuisce alle sole forze di polizia ed all’Autorità giudiziaria. E’ appena il caso di ricordare che lo Statuto dei lavoratori del 1970 vieta al datore di lavoro (anche a quello pubblico) di effettuare controlli sui propri dipendenti e, dunque, non potrebbe, neppure desiderandolo, porre in essere quelle verifiche che sarebbero necessarie per venire a conoscenza di fatti simili a quelli di cui tutti leggiamo sulle cronache locali. E’ dunque evidente che l’azione del Comune può solo seguire l’iniziativa dell’Autorità giudiziaria”.
“Peraltro l’amministrazione, quando è venuta direttamente a conoscenza di fatti illeciti (o presunti tali), ne ha sempre dato immediata comunicazione alla magistratura per i profili di competenza, procedendo comunque autonomamente per quelli di propria competenza. Ciò è avvenuto, ad esempio, negli ultimi mesi del 2010, quando il Comune ha denunciato alla Magistratura il caso di un dipendente che, sebbene in infortunio Inail, faceva l’attore teatrale. Su tale fatto è il giudizio è attualmente in corso” ricorda ancora De Vincenzi: “Il Comune ha sempre agito e agisce nella massima trasparenza”.
Una difesa sull’operato del Comune anche sul fronte dell’appalto Ata: “Non bisogna legare la vicenda giudiziaria rispetto all’attività di Ata sul territorio pietrese che sta dando ottimi risultati” ha aggiunto il sindaco De Vincenzi.
Ma il primo cittadino pietrese comunque non ci sta rispetto ad alcune pesanti critiche sollevate, a suo dire a sproposito e fuori luogo, contro l’operato dell’amministrazione, annunciando querela nei confronti dei grillini proprio a tutela dell’ente comunale e dei suoi dipendenti e funzionari. “Predisporremo gli atti necessari nei confronti dell’autore del documento dei grillini fatto circolare anche a mezzo stampa”.
Ancora da decidere invece, a livello legale la possibilità che il Comune pietrese si costituisca parte civile nel procedimento penale sull’appalto truccato: “Stiamo valutando” ha ribadito il sindaco De Vincenzi. Tuttavia l’evoluzione legale della vicenda preoccupa i lavoratori di Ata e le organizzazioni sindacali di categoria. “Abbiamo fiducia nella magistratura e daremo massima collaborazione per fare chiarezza anche a tutela del Comune pietrese”.
Intanto questa mattina ha parlato anche il titolare della Teknoservice, la ditta che aveva partecipato all’appalto per gestione rifiuti del Comune di Pietra Ligure: “Stiamo osservando l’evolversi degli eventi per capire la reale situazione e le possibili irregolarità del bando. Tuttavia, dobbiamo ancora valutare possibili azioni legali a tutela dell’interesse dell’azienda” afferma Nicola Benedetto.