Cronaca

Omicidio Stella, Scardino e Tognini fanno scena muta davanti al gip

Stella. Scena muta davanti al gip. Alessio Scardino e Claudio Tognini, i due genovesi arrestati per l’omicidio del loro amico Andrea Macciò, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari, nell’ambito degli interrogatori di garanzia che si sono svolti questa mattina.

Tognini, difeso dall’avvocato Carlo Biondi, è stato sentito a Savona dal giudice Aschero, mentre Scardino, difeso dall’avvocato Emi Roseo, è stato interrogato per rogatoria a Terni, dove era stato fermato dalla polizia a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo il quadro accusatorio i due avrebbero ucciso il loro amico per un debito di droga maturato durante i festini a base di sostanze stupefacenti che si svolgevano nella casa isolata di Scardino a Stella. Il delitto non è stato premeditato: quella sera Macciò voleva risolvere la questione ma dopo una discussione degenerata in lite Tognini ha esploso il colpo fatale. Per Scardino, titolare del fucile, anche l’accusa di detenzione illegale di armi.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.