Cronaca

Maxitruffa alle finanziarie Citifin e Findomestic: slitta a marzo l’esame degli imputati

Savona Tribunale

Savona. Continuerà il prossimo 31 marzo con l’audizione degli imputati il processo per la maxitruffa alle finanziarie Citifin e Findomestic. Una vicenda che aveva preso le mosse da un’indagine dei carabinieri di Savona battezzata “Operazione Broker” e che vede a giudizio 32 persone. Questa mattina in tribunale sono stati sentiti due testimoni del pm e poi il procedimento è stato rinviato.

Le accuse per i diversi imputati (tra cui Lillo Mannarà e Fabio Interrante, considerati tra le menti della truffa), a vario titolo ed in concorso, vanno dalla truffa al falso, ma anche all’associazione per delinquere. In udienza preliminare erano state stralciate alcune delle contestazioni contenute nei vari capi d’imputazione (che sono più di 150) tra cui quella di falso in impronta (per aver falsificato alcuni timbri dell’Inps e dell’Inail).

In origine gli imputati nel procedimento erano 37, ma in cinque avevano scelto la via del patteggiamento. Le truffe alle finanziarie erano venute alla luce dopo che, dalle indagini dei carabinieri, era emerso che i prestiti di denaro e piccoli finanziamenti erano erogati (per importi che variavano dai 4 ai 15 mila euro) a clienti che non avevano i requisiti per poterli ottenere perchè erano disoccupati o non offrivano le opportune garanzie. Il tutto allegando alle domande di finanziamento finte lettere di assunzione, falsi contratti di lavoro e buste paga con tanto di timbro dell’Inail (e questo è un reato particolare, l’uso di sigilli dell’amministrazione statale), intestati a ignari esercenti della provincia di Savona: ristoratori, albergatori, imprenditori edili.

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