Cronaca

Luca Salvatico, oggi quattro anni dalla scomparsa: un mistero mai spiegato

Murialdo. Non ha ancora un perché, e probabilmente non lo avrà mai, la scomparsa di Luca Salvatico quella mattina del 22 marzo 2010. Sono passati quattro anni da quel giorno, ed ormai anche l’indagine per sequestro di persona è stata chiusa, archiviata dal gip Fiorenza Giorgi su richiesta del pm Giovanni Battista Ferro.

La conclusione della procura fu che non c’erano elementi per ipotizzare una qualche responsabilità di terzi in un mistero che non ha lasciato tracce significative dietro di sé. In questi quattro anni, inoltre, mai si hanno avuto riscontri sull’eventuale presenza di persone che potessero nutrire rancore nei confronti dell’infermiere di Murialdo: si è quindi supposto un gesto volontario, dalla fuga all’ipotesi più tragica del suicidio (sembrerebbe che Luca Salvatico fosse in preda a una crisi esistenziale e che avesse manifestato da tempo la volontà di farla finita).

Eppure l’eventuale presenza di un corpo, lungo il tratto di strada che collega Bardineto a Murialdo e in cui, quella mattina di quattro anni fa, è stata ritrovata la Toyota Yaris dell’uomo, è stata esclusa dalle meticolose ricerche portate avanti anche con l’ausilio dei cani molecolari (che hanno fiutato tracce solo fino al piazzale della discoteca “Domina”) senza contare che i famigliari hanno sempre negato la possibilità che Luca si possa essere tolto la vita.

Sono molti gli aspetti inquietanti in questa vicenda: il 22 marzo 2010, l’infermiere residente a Murialdo era uscito di casa alle prime luci dell’alba per andare al lavoro al Santa Corona di Pietra Ligure, come faceva ogni giorno. Qualche ora dopo, però, la sua macchina fu ritrovata abbandonata lungo la strada, in frazione Carpe a Toirano, con la portiera del passeggero ancora aperta, e documenti, cellulare e sigarette abbandonati sul sedile.

Sul parabrezza, specchietto retrovisore, radio e finestrino del passeggero furono ritrovate macchioline di sangue che appartenevano certamente all’infermiere. Giorni e giorni di ricerche in una zona molto impervia non portarono ad alcun risultato: solo i cani, appunto, fiutarono l’odore di Luca fino a circa un chilometro dal luogo del ritrovamento della sua Toyota, all’altezza della discoteca “Domina”. Poi, più nessuna traccia.

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