Reggio Emilia. Il Savona non fa scherzi e festeggia, con un giorno d’anticipo, la chiusura del periodo carnevalesco ponendo fine ad una quaresima di vittorie durata proprio cinquanta giorni.
Ma che sofferenza.
I biancoblù, dopo il vantaggio ottenuto nei primi 45’, nella ripresa rimangono in dieci uomini e soffrono le pene dell’inferno prima di poter festeggiare una vittoria preziosissima.
Con i tre punti odierni, i savonesi archiviano un mese di febbraio avaro di punti – 2 pareggi casalinghi ed una sconfitta a Como – e salutano il mese di marzo con una vittoria pesantissima per il morale ma, quello che conta maggiormente, per la classifica.
La vittoria mancava in casa savonese dal 12 gennaio quando i ragazzi di Corda sconfissero al “Bacigalupo” il Pavia dopo che, sette giorni prima, avevano iniziato il 2014 con una splendida vittoria esterna.
Con i tre punti conquistati al “Mapei Stadium”, il Savona scavalca l’Albinoleffe: la classifica torna ad essere prestigiosa dopo il rallentamento del mese di febbraio.
Se il quinto posto è, ora, distante solo un punto quello che più conta è che il FeralpiSalò, decimo e primo degli esclusi dai play off, è lontano ben sei punti.
E domenica i biancoblù proveranno, contro la Carrarese, a rendere ancora più ampio il solco con i diretti concorrenti all’ultima piazza per gli spareggi.
Mister Mattu, alla seconda partita consecutiva in panchina per la squalifica di tre giornate di Ninni Corda, deve far fronte all’ennesima lunga lista di defezioni.
È un’amara abitudine ma, in un momento decisivo, il peso delle assenze comincia a diventare sempre più difficile da gestire per una squadra costruita col criterio del “fair play” finanziario.
Il tecnico sardo deve rinunciare a Cattaneo, Simoncelli e Carta, infortunati, e a capitan Quintavalla, squalificato.
Parte dalla panchina Giuliatto e, allora, il duo di allenatori si inventa una inedita difesa a tre con Altobello, Marconi e Maccarrone centrali difensivi, affiancati sugli esterni da Marchetti e Marras pronti a coprire e a dare sostegno al centrocampo.
È una novità che sembra avere i suoi frutti con la retroguardia più protetta rispetto alle precedenti trasferte.
Parte del merito dei pochi rischi che i biancoblù corrono è, comunque, anche dovuto al demerito di una Reggiana che, nonostante il cambio in panchina, non è riuscita a trovare il ritmo giusto per rimanere agganciati al treno play off.
La prima azione pericolosa arriva al 7’ con Simone Aresti che si supera su Anastasi; il gioco era fermo per la posizione di offside dell’attaccante reggiano e l’intervento del portiere sardo è tanto bello quanto inutile.
L’approccio alla partita, su un terreno di gioco in buone condizioni nonostante nella giornata di domenica si sia disputato il derby Sassuolo – Parma , da parte degli uomini di Corda sembra migliore rispetto agli ultimi appuntamenti esterni.
I biancoblù provano a manovrare e, al 13’, arriva la prima occasione da rete per gli ospiti “accompagnati” in Emilia da 25 supporter.
Marchetti sublima una bella azione corale con un tiro che si spegne sulla traversa dei padroni di casa a Bellucci battuto.
È il preludio del gol che arriva al 25’. Sugli sviluppi del primo corner del match, la palla resta in area con Maccarrone che calcia bene, la difesa allontana ma la stessa finisce a Marras che allarga su Virdis, sul cross al centro si fa trovare pronto il difensore savonese che è bravo ad insaccare con destrezza alle spalle di Bellucci.
È il gol che sblocca i biancoblù anche se i padroni di casa di mister Montanari provano a ripartire.
La reazione dei padroni di casa è immediata ma il tiro di Ruopolo, al 28’, finisce ben distante dalla porta del numero uno savonese.
Il Savona controlla con attenzione il gioco ma al 33’ i biancoblù devono affidarsi al proprio numero uno.
Simone Aresti si supera sulla conclusione del capitano granata Viapiana e mette in calcio d’angolo il tiro che sembrava destinato all’incrocio dei pali.
È l’unico momento di ansia per il Savona che va al riposo col vantaggio di una rete che, se confermato, darebbe ai biancoblù il vantaggio di 6 punti sulla decima.
Alla ripresa del gioco, comincia a piovigginare sul “Mapei Stadium”. Gli allenatori ripartono con gli stessi uomini che avevano chiuso il primo tempo senza effettuare cambi.
Al 52’ arriva il primo tiro dei secondi 45’ con Demartis che, con una punizione da circa trenta metri, costringe Bellucci alla deviazione in angolo; sugli sviluppi la retroguardia dei padroni di casa libera con difficoltà.
La partita scorre veloce e il Savona sembra non soffrire gli attacchi dei padroni di casa che, anzi, sembra rassegnata alla sconfitta.
Al 56’, però, arriva la complicazione imprevista per i savonesi quando il sig. Cifielli mostra il cartellino rosso a Marchetti per un intervento duro su Ruopolo. Qualche minuto prima, l’arbitro molisano aveva ammonito Federico Gentile che, diffidato, salterà la partita casalinga con la Carrarese.
Il Savona, rimasto in dieci uomini, sa che deve soffrire per più di mezzora. La prima mossa di Mattu è quella di richiamare in panchina Virdis per lanciare nella mischia Giuliatto a dar man forte alla retroguardia a difesa del vantaggio.
La Reggiana, con l’uomo in più, si ringalluzzisce e al 68’ è pericolosissima con Bovi, che calcia sull’esterno della rete un tiro di Ruopolo deviato dalla difesa savonese.
Col passare dei minuti, gli attacchi granata diventano sempre più confusi e i biancoblù controllano con buona sicurezza.
Al 32’, però, la Reggiana sembra ad un passo, o anche meno, dal pareggio.
Viapiana, di sponda, serve Alessi che, dall’altezza del dischetto, calcia a botta sicura ma Altobello è bravissimo a salvare sulla linea della porta difesa da Aresti.
L’emozioni abbondano e all’83’ Gentile ha la grande chance di chiudere la partita con un pallonetto che si spegne alto sulla traversa.
Gol sbagliato, gol subito? Per fortuna dei biancoblù non sempre è così e i savonesi si salvano in due occasioni.
All’84’ Aresti con un colpo di reni devia in angolo un tiro ravvicinato di Bandini; sugli sviluppi Viapiana calcia incredibilmente fuori dallo specchio della porta savonese.
È l’ultima emozione della partita con il finale che regala solo l’espulsione di Parola per somma di ammonizione e l’ingresso in campo di Sarao al posto di Cesarini.
Il tabellino
Reggiana – Savona: 0 – 1
Reti: 25’ Maccarrone
Reggiana: Bellucci, Bandini, Possenti, Zanetti (53’ Bovi), Dametto De Giosa, Cavion (61’ Alessi), Parola, Ruopolo (Cais), Viapiana, Anastasi. A disp. Zima, Solini, Zanchi, Rampi. All. Marcello Montanari.
Savona: Aresti, Marchetti, Marras, Altobello, Marconi, Maccarrone, Demartis (78’ Pani), Agazzi, Gentile, Cesarini (87’ Sarao), Virdis (59’ Giuliatto). A disp. Boerchio, Cannoni, Grandolfo, La Rosa. All. Giovanni Mattu
Arbitro: Giuseppe Cifielli di Campobasso
Assistenti: Mohamed Mahmoud Atta Alla Mostafa di Roma 1 e Davide Argentieri di Viterbo
Note. I due capitani, Viapiana e Demartis, entrano in campo con una T – shirt in ricordo di Paolo Ponzo. Espulso: 56’ Marchetti, Parola. Ammoniti: Cesarini (S), Gentile (S). Recupero: 0 (p.t.); 5’ (s.t.)