Cronaca

La Chiesa di Plodio resta inagibile, sopralluogo di Soprintendenza e vigili del fuoco: “salvato” dipinto

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Plodio. Importante sopralluogo a Plodio, questa mattina, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, da parte dei funzionari regionali della Soprintendenza dei beni architettonici e artistici e dei vigili del fuoco. L’intervento era in programma per asportare una tela all’interno dell’edificio religioso, dichiarato inagibile nell’autunno del 2011, che pare sia un’opera di rilievo da salvaguardare.

Il dipinto, che secondo Alfonso Sista, storico della Soprintendenza dei beni artistici, potrebbe essere identificato come la “Bottega” del Moncalvo, si trovava in bella mostra nell’ala destra della chiesa, proprio nel punto dove si concentrano le crepe più gravi che minaccerebbero la stabilità della parrocchiale. Ecco quindi la decisione di mettere in salvo l’opera, che verrà sottoposta ad un procedimento di restauro. Ma non è tutto.

Il funzionario della Soprintendenza ai beni architettonici e al paesaggio, infatti, ha incontrato i vertici della diocesi, il Consiglio pastorale, i membri del Comitato nato ad hoc per salvare il punto di riferimento della comunità e la Giunta comunale. “Il progetto che è stato presentato nel 2013 – spiega Andrea Canziani – non è idoneo per l’intervento di consolidamento necessario. Abbiamo un elemento positivo, ovvero che le fessurazioni che hanno determinato la decisione dei vigili del fuoco di dichiarare l’edificio inagibile si sono mantenute invariate rispetto al 2011, e quindi non c’è stato alcun peggioramento. Ora valuteremo la possibilità di riaprire la parrocchiale utilizzando un sistema di monitoraggio per alcuni mesi con spie e allarmi in grado di segnalare eventuali movimenti della struttura”.

Una notizia salutata positivamente dai plodiesi, che sperano di riavere al più presto a disposizione la loro chiesa, i cui primi riferimenti si hanno in merito ad una cappella del 1300, mentre nel 1500 è stato realizzato l’ingrandimento principale con opere che sono proseguite fino al 1900.

A questo punto, però, alcune domande sorgono spontanee: come si fa ad ottenere la revoca dell’inagibilità e soprattutto, quali interventi si dovranno apportare alla chiesa? Se non sarà un’opera di consolidamento vero e proprio, di cosa si tratterà?

Sul Corriere Val Bormida del 12 marzo un servizio sul sopralluogo e le dichiarazioni dei tecnici e degli addetti ai lavori, ovvero Diocesi, Comitato e Comune

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