Cronaca

“Trash”, fissati gli interrogatori: i primi mercoledì, l’ultimo venerdì. Il Comune sospende gli indagati

Pietra L. Sono stati fissati dal gip Emilio Fois gli interrogatori dei cinque indagati nell’ambito dell’operazione “trash” che ha indagato su presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per la gestione dei rifiuti a Pietra Ligure. I primi a finire davanti al giudice, mercoledì mattina, saranno il funzionario Ata Spa Roberto Balbis e il segretario comunale di Pietra Ligure Vincenzo Trevisano. Poi, giovedì mattina, toccherà a Mario Cena, altro funzionario dell’azienda savonese, e a Andrea Nencioni, geologo e dipendente dell’amministrazione comunale pietrese. Infine venerdì mattina sarà la volta di Fabio Basso, responsabile del settore servizi tecnici specializzati del Comune di Pietra Ligure.

In mattinata è arrivata anche la comunicazione dal Comune di Pietra Ligure che informa di aver sospeso i tre dipendenti finiti sotto inchiesta. “Un atto dovuto – ha precisato il sindaco Luigi De Vincenzi – in casi simili. Abbiamo applicato la legge”. Il primo cittadino ha anche fatto sapere che l’amministrazione comunale chiederà alla Procura di poter visionare gli atti: “Abbiamo appreso tutto dai media, ma ufficialmente non abbiamo ancora visto nulla”.

Basso, Balbis e Cena sono si trovano agli arresti domiciliari, mentre Trevisano è stato colpito dall’obbligo di dimora a Ceriale (il comune di residenza) e Nencioni dal divieto di ingresso a Pietra Ligure. L’accusa per tutti e cinque, in concorso, e di aver alterato la gara per l’assegnazione dell’appalto della gestione della raccolta differenziata nel Comune di Pietra Ligure per favorire la vittoria dell’Ata di Savona. Un “aiuto” che, secondo la Procura, era finalizzato a far assumere proprio dall’azienda vincitrice dell’appalto il figlio di Fabio Basso, Luca. Un’assunzione che, effettivamente, era stata fatta da Ata dopo l’aggiudicazione del servizio per il Comune di Pietra.

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