Fabbriche Aperte, gli studenti di Vado Ligure in visita alla Trench Italia di Bragno

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Cairo Montenotte. Nuova puntata per “Fabbriche Aperte”, progetto voluto e realizzato da Unione Industriali di Savona, in partnership con Provincia e Camera di Commercio di Savona, con la collaborazione di Autorità Portuale di Savona – Vado Ligure, che accompagna i giovani del territorio in un viaggio alla scoperta del mondo del lavoro e delle figure professionali più ricercate dalla realtà imprenditoriale del territorio.

Il viaggio degli studenti è approdato in una storica azienda oggi strutturatasi per rispondere prontamente ai cambiamenti del mercato e integrata nei suoi processi con il Gruppo Siemens: Trench Italia, erede delle Officine Scarpa e Magnano di Savona fondate nel lontano 1919, che vanta oggi un organico di 170 risorse su una superficie produttiva di circa 7000 mq e una superficie totale sito di circa 60.000 mq: un’azienda che in questi anni, con uno sviluppo continuo delle competenze, è riuscita a stare al passo con il mercato alquanto competitivo di questo settore, diventando centro di eccellenza nella progettazione e nella produzione dei trasformatori di misura capacitivi e isolati in gas SF6.

Dopo una presentazione a cura del Direttore Finanziario Marco Cavanna, i ragazzi – in tutto 43, frequentanti la scuola di primo grado “Peterlin” di Vado Ligure – hanno avuto l’opportunità di effettuare un tour guidato della sede. Si sono calati nel contesto di una attività produttiva che fa propri i concetti della “Lean Production”, filosofia industriale che punta sulla riduzione degli sprechi, sia in termini di tempo che di materiale, sulla pulizia e sull’ordine in ciascuna postazione di lavoro. Concetti che non vivono di vita propria e non prescindono dal capitale umano: così, presso ciascuna isola di lavoro, i giovani hanno potuto osservare come, accanto agli utensili ben ordinati e alle macchine automatiche, era presente un operatore o una operatrice consapevole della propria importanza. Particolare attenzione anche per l’aspetto della sicurezza che l’azienda mette al primo posto, integrandosi completamente con il progetto Siemens “Zero Harm Culture” che in Trench Italia è stato chiamato “Operazione Salvagente”: a tal proposito, i ragazzi sono stati incuriositi dal salvagente appeso in officina.

Sono state inoltre descritte le fasi di montaggio dei diversi tipi di apparecchi prodotti da Trench Italia: i giovani si sono dimostrati particolarmente interessati all’assemblaggio dei pacchetti dei condensatori delle unità capacitive dei trasformatori di tensione, eseguito da un braccio meccanico automatizzato, e alla struttura degli isolatori in materiale composito, utilizzati su tutti i trasformatori per ambienti esterni. La sala prove alta tensione, dove si testa il 100 % della produzione prima della spedizione al Cliente, è stato un altro reparto che ha stimolato l’interesse dei visitatori, incuriositi dal castello a impulsi e dalle alte prestazioni delle attrezzature: infatti è possibile testare apparecchi fino ad 800 kV.

A margine della visita, l’auspicio di stimolare nei ragazzi, pur nell’ambito della loro ancor giovane età, curiosità e interesse tali da indirizzarli, fin da ora, nelle loro scelte scolastiche e professionali dell’avvenire, affinché un comparto fondamentale come l’Industria possa contare sulle risorse e competenze future utili a consolidarsi e crescere nel tempo, continuando a costituire nel territorio un bacino occupazionale insostituibile per numeri e qualità.

Dopo l’esperienza con Trench Italia, prossima tappa di “Fabbriche Aperte” sarà giovedì 20 Marzo, nello stabilimento di Ferrania Solis di Cairo Montenotte.

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