Liguria. Una lettera al presidente della Regione, Claudio Burlando, e ai sindaci dei quattro capoluoghi di provincia. Questa l’iniziativa adottata dal Coisp, il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, per tentare di salvare i numerosi uffici di Polizia che rischiano la chiusura su tutto il territorio regionale.
A Savona sono sette quelli a rischio: il Commissariato di Alassio, il distaccamento della Polizia Stradale di Finale Ligure, la sezione della Polizia Postale, l’ufficio della Polizia Marittima e di Frontiera di Savona, la Squadra Nautica di Savona, il Distaccamento Nautico di Alassio e il Nucleo Artificieri di Savona. La Provincia di Savona è quella che rischia di pagare il dazio più alto, ma anche le altre tre province vengono pesantemente colpite, con 5 uffici soppressi a La Spezia e Imperia, e 3 soppressi (più 2 declassati) a Genova.
Una scelta “agghiacciante”, l’ha definita il segretario provinciale del Coisp, Emiliano Bianchi, che ha etichettato coloro che al Ministero hanno programmato le soppressioni come una “manica di incompetenti”.
Una contrarietà ribadita con forza nella lettera a Burlando e ai sindaci. “Con la presente la Segreteria Regionale COISP della Liguria, Sindacato Indipendente di Polizia, da sempre a fianco delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, baluardo democratico per la salvaguardia della pacifica convivenza sociale, vuole porre alla Vostra attenzione la nostra enorme preoccupazione per le future soppressioni di numerosi Uffici di Polizia nel territorio ligure, se effettivamente si concretizzerà il progetto avanzato dal Ministero dell’Interno, per mezzo del Capo della Polizia di Stato Vicario, Prefetto Marangoni, sulla razionalizzazione degli uffici della stessa Amministrazione di Pubblica Sicurezza”, le parole con cui inizia la missiva.
“La Liguria, più di altre regioni, sarà colpita duramente dalla scure dei tagli paventati in detto progetto, addirittura con la soppressione di 20 uffici territoriali, e l’ulteriore declassamento di altri presidi, ovvero attraverso la riduzione di personale in servizio sul territorio – spiega la lettera – Il Coisp dunque non può non denunciare questa prospettiva, sottolineando come l’abbandono del territorio per ridurre le spese, tagliare per far quadrare i conti, lasciare il cittadino sempre più solo nella tutela della pacifica convivenza sociale, appare essere una politica sbagliata e pericolosa”.
Il Ministero dell’Interno ha chiesto relazione dettagliata ai prefetti e ai questori, entro e non oltre il 15 marzo, sulla possibilità d’attuare quanto previsto a livello centrale. “Parrebbe opportuno attuare qualsiasi iniziativa prima di quella data – spiegano dal Coisp – Per questo noi chiediamo alla SS.VV., nell’ottica di una sensibilizzazione di tutte le parti in causa in ordine a detto problema, di non rimanere indifferenti a questa denuncia, accettando la nostra richiesta di un incontro per poter spiegare direttamente a Voi le enormi difficoltà che il comparto sicurezza già incontra, dopo anni di tagli e spendig review, al fine di sensibilizzare chi ha la possibilità di far sentire la voce dei contribuenti al Governo e ripensare l’idea di sicurezza come bene prezioso e degno di investimenti”, concludono dal sindacato.