Savona. Proseguono le reazioni al progetto Ministeriale riguardante la chiusura di numerosi Uffici di polizia su tutto il territorio nazionale, tra i quali, nel Savonese, il Commissariato di Alassio, la Polizia Postale, la Stradale di Finale Ligure, la Polizia di Frontiera Marittima e le squadre nautiche di Alassio e Savona.
Sono giunte alla segreteria provinciale del Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia, le prime risposte da parte dei sindaci rivieraschi, tutte convergenti con la necessità di mantenere sul territorio i presidi di Polizia e con le quali tutti hanno dimostrato grande disponibilità.
Oggi il sindaco di Laigueglia Maglione riceverà la delegazione Sap, così come il 13 marzo farà il sindaco di Finale Ligure. Presto sarà la volta del sindaco di Alassio, che ha già fatto sapere di essere anch’egli disponibile.
Anche alcune Rsu facenti capo agli impiegati civili dell’Interno hanno dato la loro disponibilità all’iniziativa del Sap, i quali subiranno, in caso di chiusura del Commissariato di Alassio, pesanti ripercussioni.
Inoltre, nella mattinata di ieri, il consigliere regionale Marco Melgrati, venuto a conoscenza dell’iniziativa del Sap, ha ricevuto la delegazione presente sul territorio.
In un colloquio molto costruttivo e concorde su molteplici punti, Melgrati ha riferito l’iniziativa della presentazione di un ordine del giorno alla giunta regionale, a firma di tutti i consiglieri regionali del gruppo, per caratterizzarne la forma urgente, in maniera da portarlo immediatamente in discussione.
“Segnale importante reso dall’attenzione che il Sap sta cercando di far confluire sulla gravità della situazione – dichiarano i portavoce della segreteria provinciale -. Nei prossimi giorni verranno avviati contatti anche con le associazione di categoria di Alassio; mentre anche l’ente Porto, informalmente, ha fatto sapere di essere disponibile all’incontro con il Sap, per fare il punto sull’ipotesi di chiusura della Polizia di Frontiera Marittima”.
“Infine, ieri – concludono -, la segreteria generale del Sap, insieme agli altri sindacati di categoria, ha incontrato il vice capo vicario prefetto Marangoni, il quale ha rappresentato la volontà del dipartimento di chiudere ben 261 presidi territoriali, senza peraltro fornire criteri e garanzie. La battaglia continua”.