Cronaca

“Buchi orari nelle linee liguri”: pendolari, consumatori e WWF presentano un dossier sulle criticità delle ferrovie

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Genova. “Buchi orari nelle linee liguri”. E’ il nome del dossier redatto dai Comitati pendolari, dalle Associazioni di Consumatori e dal WWF Liguria che, linea per linea, analizza le “clamorose assenze di servizio ferroviario in numerose località liguri”. Il documento, che è messo a disposizione di Istituzioni, media e cittadini, contiene anche diversi riferimenti a situazioni savonesi: la cancellazione del regionale serale, sparito nel 2012, (l’ex 11391) tra Alassio Sestri Levante, la circolazione del reg. 11317 da Savona per La Spezia, la ridefinizione della circolazione del regionale 11319 da Ventimiglia per Sestri Levante.

“La decisione dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Liguria di intervenire nel febbraio 2014 per finanziare treni aggiuntivi nell’estremo levante, onde consentire agli utenti coincidenze brevi con treni a media percorrenza, sembra rappresentare una novità in un panorama generale del servizio in regione in cui il ‘pane quotidiano’ sono stati e sono continui tagli al servizio. La motivazione ufficiale è stata che era necessario intervenire per colmare un ‘buco orario’. Motivazione che da un punto di vista teorico è più che legittima, e non si può che essere lieti di questo approccio” spiegano i redattori del dossier.

“Se questo approccio dovesse essere – come dovrebbe essere – generalizzato a tutte le linee in regione, ci sarebbero non pochi ‘buchi’ da colmare. Ma quello che è successo negli ultimi anni è che i ‘buchi’ non sono stati colmati, anzi, sono stati dilatati” proseguono i pendolari, i consumatori e il WWF Liguria che proseguono: “Si pensi in particolare ai tagli avvenuti nel 2011, che sono tra i principali responsabili di molti ‘buchi’ di cui tratteremo in questo dossier: dei 10 treni fondamentali di cui era stato chiesto il mantenimento, molti, se circolassero tutt’oggi, coprirebbero i ‘buchi’ di cui si parla in questo dossier. Ma come sappiamo ai tagli del 2011 è succeduta tutta ad un’altra serie di tagli effettuati successivamente, a cui si aggiungono quelli previsti a marzo, che, evidentemente, non potranno che peggiorare la situazione, e contribuire, appunto, ad allargare tali buchi”.

“Parlando di ‘buchi’ orari sulle linee liguri bisognerebbe affrontare il tema complessivo della pianificazione e delle risorse destinate al servizio ferroviario: non ci soffermiamo più di tanto su questi aspetti, ricordiamo solo ancora una volta essere un dato che il livello di pianificazione della Regione sia insoddisfacente, ed è un dato oggettivo che la Regione Liguria sia tra quelle in Italia che spendono di meno per il servizio ferroviario in rapporto al bilancio. E’ chiaro quindi che un servizio realmente soddisfacente per i cittadini, pendolari e territori non possa che passare attraverso un radicale miglioramento di queste due aspetti: risorse e pianificazione” si legge nella presentazione del documento.

“Questo documento ha come solo obiettivo (a prescindere da un’organizzazione del servizio che deve essere ripensata) di individuare alcune specifiche situazioni ritenute particolarmente negative: ‘buchi orari’ vistosi e fortemente penalizzanti o per determinate realtà territoriali o per determinati utenti, augurandoci che l’attenzione riservata a determinate aree territoriali e/o determinati utenti da parte dell’assessorato sia rivolta a breve anche ad altri, che questo documento ha cercato di individuare” spiegano pendolari, consumatori e ambientalisti.

Le associazioni chiedono che: “si arrivi ad una sospensione dei tagli previsti dal 16 marzo” oltre che tutta una serie di modifiche agli orari e soste di diversi convogli regionali.

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