Genova. Il Cda di Banca Carige, questa mattina, ha illustrato il piano industriale, che persegue l’obiettivo di un rilancio ed un risanamento dell’istituto di credito.
“Tra chiusure di filiali, ristrutturazioni e fusione di Carige Italia con Banca Carige, il piano industriale prevede di liberare 1200 persone. Di queste 600 saranno ricollocate sul fronte della vendita di servizi e prodotti”. Lo ha annunciato Piero Montani, ad di Carige.
“Altre 600 persone andranno via con esodo incentivato, concordato con i sindacati – ha spiegato Montani -. Ci sostituiamo al welfare che è mancato dopo la riforma Fornero. Riproponiamo quindi un piano già pronto e non sarà certamente una operazione di macelleria sociale. Sarà fatta con serenità”.
Entrando nel merito del piano industriale, Montani ha poi aggiunto: “Il piano di aumento di capitale non è funzionale ad aggregazioni con altre banche, lo facciamo per mantenere la banca solida e autonoma. Non so cosa succederà nell’azionariato, quando sapremo chi avrà sottoscritto l’aumento vedremo quale sarà la volontà della proprietà. Ce lo diranno in assemblea e valuteremo”.