Roccavignale. Potrà uscire di casa, ma con il divieto di entrare nel territorio della Provincia di Savona. Il quarentenne, T.F., che ieri mattina è stato arrestato dopo aver sollevato con una ruspa e gettato fuori strada l’auto di un conoscente, F.D., 43 anni, oggi è stato processato per direttissima in tribunale. Il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha revocato gli arresti domiciliari applicando una misura meno severa.
L’imputato, che risiede a Montezemolo, non potrà infatti entrare nel territorio savonese dove abita la vittima dell’agguato. Il processo per direttissima, vista la richiesta di termini a difesa del difensore dell’uomo, l’avvocato Monica Ponti, è stato rinviato al prossimo 25 marzo. T.F., di professione imprenditore, deve rispondere dell’accusa di lesioni aggravate dalla premeditazione.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ieri mattina, poco dopo le 8, lungo l’ex Strada provinciale 28 bis, nel tratto che attraversa località Strada, l’arrestato ha atteso che il conoscente, alla guida della sua Golf, passasse per buttarlo fuori strada. Al passaggio dell’auto la piccola ruspa gli ha sbarrato la via e a quel punto, infilando la benna sotto la vettura, l’ha sollevata e fatta cadere oltre il guardrail. Soltanto una buona dose di fortuna e la presenza di alcuni alberi hanno evitato che la Golf e l’autista precipitassero per molti metri. Dopo l’agguato l’imprenditore è fuggito salvo poi costituirsi in caserma poco dopo. Nel frattempo l’automobilista veniva soccorso ed estratto praticamente illeso dall’abitacolo (è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni).
In un primo momento si pensava che si fosse verificato un normale incidente stradale, ma, dopo i primi accertamenti i carabinieri avevano compreso che dietro allo scontro c’era qualcosa di diverso. Alla luce del gesto dell’imprenditore ci sarebbero alcuni contrasti maturati tra le due famiglie.