Cronaca

Violenza all’alberghiero di Finale, discusso il primo Riesame per far tornare in libertà uno degli studenti

tribunale minori di genova

Genova. E’ stata discussa questa mattina davanti al Collegio del tribunale per i minorenni di Genova l’istanza di Riesame presentata per uno dei quattro studenti dell’alberghiero di Finale arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una compagna di classe di 16 anni. Al termine dell’udienza, durante la quale il difensore del ragazzo, l’avvocato Rocco Varaglioti, ha chiesto un’attenuazione della misura cautelare, i giudici si sono riservati di decidere.

Il pronunciamento dovrebbe arrivare già nelle prossime ora (il tempo massimo è dieci giorni): se l’istanza fosse accolta lo studente potrebbe lasciare la comunità per minori dove è rinchiuso dall’inizio di febbraio. Sull’esito del Riesame l’avvocato Varaglioti ha preferito non sbilanciarsi: “Mi sembra che il pm abbia condiviso la nostra tesi secondo cui non sussistono più le esigenze cautelari, ma preferiamo non dire di più in attesa del verdetto”.

La scelta di chiedere un’attenuazione della misura era stata motivata così dal legale: “Ritengo che non sussista concretamente alcun elemento che possa suffragare questa indiscriminata applicazione di una misura cautelare, per un ragazzo incensurato e per una vicenda in cui, al di là del clima di ‘presunta colpevolezza’ e non di ‘presunta innocenza’, gli elementi appaiono tra loro molto discordanti. Confido che il Tribunale in funzione di Giudice del Riesame possa accogliere la richiesta di questa difesa”.

Secondo l’accusa della sedicenne, i compagni l’avrebbero aggredita il 31 gennaio scorso nello spogliatoio, ma quello sarebbe stato solo l’ultimo di una serie di episodi di molestie: da settimane infatti lei sarebbe stata vittima di “attenzioni particolari” da parte degli indagati che, in diverse occasioni, l’avrebbero palpeggiata sul seno e sul sedere.

Abusi, avvenuti sempre a scuola durante i momenti di assenza degli insegnanti, che la giovane avrebbe subito in silenzio, senza raccontare né ai professori né a casa quello che stava succedendo. Fino all’episodio dello spogliatotio dopo il quale si era decisa a raccontare tutto.

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