Andora. “Se continua a piovere così può succedere di tutto: che la frana si riattivi e che il terrazzo scivoli sul treno deragliato”. Queste le parole di Nicola Casagli, il geologo della Protezione civile nazionale inviato qualche settimana fa sulla frana di Andora per i primi rilievi.
Oltre alla pioggia, proprio a pochi chilometri da Andora, si sono verificate anche tre scosse sismiche in meno di 24 ore, di intensità variabile da 2.2 a 2.6 su scala Richter. “Se le scosse si mantengono di questa magnitudo sono troppo deboli per imprimere vibrazioni significative al terrazzo pericolante e al treno deragliato – ha riferito Casagli -. Ma se supera la magnitudo 3 comincerei a preoccuparmi”.
Intanto dovrebbero iniziare proprio domani, condizioni meteo permettendo, i lavori propedeutici alla demolizione del terrazzo rimasto in bilico sulla collina di Capo Rollo. Il personale tecnico di Rfi inizierà a smantellare la grossa struttura di cemento armato che si è staccata, insieme con il materiale franato per le forti piogge, dalla villetta sulla collina: “Verranno dislocati i mezzi con i quali si potrà cominciare a togliere da li’ quella struttura” affermano i tecnici di Rfi incaricati di demolire il manufatto.
Domani sara’ spostata una grande gru e gli altri mezzi utili allo spostamento del terrazzo, riferiscono i tecnici aggiungendo di non conoscere ancora “il giorno preciso” della rimozione.
Nei prossimi giorni, inoltre, verranno attuate una serie di attività di preparazione dell’intervento a cominciare dai rilievi del fondale marino e la necessaria predisposizione del cantiere. “Il meteo dovrebbe migliorare a partire da domani – ha detto il sindaco di Andora Franco Floris – poi verranno avviati i lavori di messa in sicurezza della zona dopo tutti i rilievi che sono stati fatti finora. Speriamo davvero di poter uscire dall’isolamento entro sei settimane”.