Pietra L. Un mese di vacanza in Riviera senza versare un centesimo di affitto. Secondo l’accusa così si era comportata una coppia di torinesi, Salvatore A. e Concetta M., rispettivamente 57 e 58 anni, che nell’agosto del 2008 aveva affittato un appartamento a Pietra Ligure senza versare il canone concordato. I due erano stati denunciati dai proprietari della casa e rinviati a giudizio. Questa mattina sono però stati assolti da ogni accusa in tribunale perché “il fatto non costituisce reato”.
L’accusa aveva contestato il reato di truffa ipotizzando che, consegnando ai proprietari dell’appartamento un assegno poi rivelatosi scoperto, gli inquilini avessero agito con l’intenzione di raggirarli. In realtà gli imputati, mentre stavano già occupando l’alloggio, si erano giustificati spiegando di aver avuto un problema con la banca e rassicurando i padroni di casa sul fatto che avrebbero pagato con un altro assegno. Il pagamento in realtà, secondo la denuncia, non era invece mai arrivato.
Questa mattina il legale degli imputati, l’avvocato Carlo Manti, ha sostenuto che l’eventuale reato commesso dai suoi assistiti non poteva configurarsi nella truffa per l’assenza di “artifizi e raggiri” nell’omesso pagamento dell’affitto. Il difensore ha sostenuto poi che, in questo caso, potesse essere contestato al massimo un illecito civile (concretizzato in un adempimento contrattuale), ma non certo penale. Una tesi accolta dal giudice che ha assolto la coppia.