Giustenice. “In primo luogo occorre ribadire quanto da tempo vado esprimendo anche per altre realtà del territorio e cioè la valenza della Piaggio in termini di occupazione, reddito e valore va oltre il confine geografico del Comune di insediamento, e, come nel caso si pone almeno nel contesto dei 17 Comuni già definiti dal territorio dell’ex Comunità Montana Pollupice. Da ciò ne consegue che ogni scelta che possa incidere in maniera rilevante sui livelli citati è da prospettare e da elaborare in un confronto aperto e concretamente strutturato affinché il tema della delocalizzazione, o ancor peggio della chiusura dell’azienda, oltre ad essere evitati, in quanto il primo pare senza condizioni, e il secondo ad ogni costo già fortemente e trasversalmente affrontato”. Così il sindaco di Giustenice Ivano Rozzi interviene sul tema della Piaggio, dopo il deludente e quasi “secretato” incontro al Ministero.
“Appare debole, a parere dello scrivente, nella vicenda che travalica i propri confini, la posizione di un singolo Comune, sia perché gli interessi contrapposti di un solo Ente poco si prestano ad essere contrattualmente certi nella trattativa ed inoltre, la ricaduta negativa che si riverbera sull’intero territorio di interesse non può essere esclusa e tanto meno posta a carico del solo Comune di Finale Ligure, che sin d’ora è verosimile pensare che non potrà assorbire il colpo fatale che ne perverrà”.
“Tra l’altro, le molteplici voci che oggi si alzano su pareri di carattere urbanistico sembrano risultare fortemente avulsi dalle priorità che incutono attenzione, dove l’occupazione non garantita e la produzione probabilmente ridotta se non addirittura cessata ne sanciscono la concreta inutilità” aggiunge Rozzi.
“Spostare l’attenzione su temi di compensazione di volumi, di schemi urbanistici condivisi da quella o quell’altro gruppo locale non garantisce nulla al riguardo delle ricadute che ci saranno sui restanti Comuni in ordine alle perdite dei posti di lavoro e conseguenze. Le ragioni urbanistiche sono una predominante che riguardano Finale Ligure e l’intera sua cittadinanza e sulle quali penso nessun altro Comune possa ovviamente interferire ma alla stessa stregua va trattato l’aspetto di rilevanza più ampio, quello occupazionale e produttivo” sottolinea ancora il primo cittadino di Giustenice.
“E’ necessario che il territorio si muova e subito nell’assumere una forte iniziativa a difesa della Piaggio e dell’occupazione attraverso una vera dichiarazione dei Comuni del comprensorio, che nonostante possa anche risultare tardiva, sancisca la volontà di un intero territorio che non vuole essere spogliato di una fondamentale risorsa, ma che soprattutto non vuole peggiorare la propria condizione economica divenendo una della tante aree dell’Italia in cui il lavoro viene sottratto e con nulla rimpiazzato” conclude il sindaco Rozzi.