Spotorno. Non è ancora stato fissato l’interrogatorio di garanzia del comandante della polizia municipale di Spotorno Andrea Saroldi, finito ai domiciliari da questa mattina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Con tutta probabilità non sarà sentito dal gip prima della prossima settimana visto che, non essendo detenuto in carcere, il termine per interrogarlo è di dieci giorni.
Saroldi, che è finito in manette insieme al collega e comandante della Municipale di Podenzana (in provincia di Massa Carrara) Claudio Ghizzoni, deve rispondere delle accuse di concussione, corruzione in atto contrario al proprio dovere, calunnia e truffa. A documentare le condotte illecite del vigile ci sono diverse intercettazioni ambientali: filmati, telefonate e conversazioni avvenute nel comando della polizia locale spotornese che non lascierebbero molto spazio ad interpretazioni errate.
Secondo gli inquirenti (l’inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile coordinata dal pm Daniela Pischetola), Saroldi avrebbe intascato mazzette da Ghizzoni, il titolare di una ditta di La Spezia, la Igea, dalla quale erano stati noleggiati gli autovelox, ma anche dall’imprenditore della società, la Arcadia, che si occupava della segnaletica stradale a Spotorno. Comportamenti che avevano portato il pm a richiedere per il comandante della Municipale spotornese un misura di custodia cautelare in carcere. Il gip Emilio Fois però ha ritenuto congrui gli arresti domiciliari. Proprio la natura della misura disposta del giudice è stata accolta con una certa perplessità nei corridoi della Procura.