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Lega Pro, il Como batte (4 a 2) i biancoblù ma il FeralpiSalò si ferma a Carrara e resta a -4 dal Savonarisultati

Como.  “Con mister Mattu vogliamo una reazione dopo la brutta prestazione contro la Pro Patria e ci aspettiamo una grande risposta della squadra”, aveva dichiarato alla vigilia Ninni Corda.

E la squadra ci prova ma il mal di trasferta sui campi pesanti si conferma il tallone d’Achille del Savona che, come a Busto, subisce una tripletta da Defendi, il bomber locale.

Al “Sinigallia” finisce 4 a 2 per il Como di Colella che scavalca i savonesi in classifica. Il Savona reclama per le posizioni irregolari sulla seconda e terza realizzazione dei lariani non viste dalla terna toscana.

Le buone notizie, comunque, per i biancoblù – oggi in divisa rossa – arrivano da Carrara dove si ferma la corsa del FeralpiSalò.

I veneti trovano la ferma opposizione della Carrarese di Gigi Buffon che batte (2 a 0) gli avversari di giornata facendo un regalo ad Aresti e company.

Le lunghezze di vantaggio sulla decima posizione rimangono quattro: una consolazione minima ma da non sottovalutare.

La partita. Il Savona di Ninni Corda, dopo la chiusura del mercato di riparazione, torna in campo a Como con la squadra che, salvo un ultimo innesto a centrocampo, affronterà lo sprint finale per l’accesso ai play off per la B.

Il tecnico sardo, come succede spesso, deve fare a meno di molti elementi importanti. È la difesa ad essere in ambasce sul campo del Como di Colella con capitan Quintavalla, squalificato e Giuliatto ancora ai box.

Il tecnico savonese “rimedia” spostando sull’out difensivo destro Altobello, per lasciare spazio al centro a Maccarrone al fianco di Marconi; completa la retroguardia Carta. In panchina l’altro arrivo di gennaio, Marchetti.

A centrocampo, assenza pesante per i biancoblù con Gentile lasciato a casa febbricitante: in campo va Pani a far coppia con Agazzi. In attacco, infine, torna dal primo minuto la coppia dei sogni Cesarini – Virdis.

Alla vigilia, Ninni Corda aveva chiesto una prova diversa ai suoi ragazzi lontano dal “Bacigalupo” rispetto a quelle viste a Lumezzane e Busto Arsizio.

Il Como, però, è un osso duro e mette subito alle corde i savonesi. La partenza, se possibile, è ancora peggiore delle precedenti esibizioni esterne visto che i lariani schiacciano subito nella propria metà campo il Savona.

Colella invita i suoi a spingere sulle fasce e, proprio dall’out sinistro nascono le due reti che, nel giro di 15’, affondano il Savona.

All’11’ il primo affondo dei padroni di casa e il primo gol. Palma trova un cross di interno destro sul quale è pronto Defendi al centro dell’area: il colpo di testa del numero nove lariano è imparabile per Simone Aresti che può solo recuperare il pallone dalla rete.

Nemmeno il tempo di riordinare le idee e arriva il raddoppio. La dinamica è la stessa: cross dall’out sinistro, questa volta di Le Noci, e colpo da due passi di Defendi per il raddoppio dei padroni di casa.

È solo il primo quarto d’ora ma la partita sembra già compromessa. Il Savona prova a reagire ma non trova le trame giuste per impensierire la retroguardia comasca.

È anzi la difesa biancoblù a ballare e allora, quando il cronometro segna il 30’ di gioco, Ninni Corda corre ai ripari: fuori Maccarrone e dentro Marchetti con Altobello che torna nel suo ruolo originario di centrale difensivo.

La partita sembra bloccata ma al 33’ arriva il colpo di classe di Cesarini.

Il numero dieci, con una pregevole azione personale, salta il diretto avversario Giosa in area, il difensore lo atterra costringendo il direttore di gara a fischiare la massima punizione.

Sul dischetto, contrariamente al solito, non si presenta Virdis ma va lo stesso Cesarini che è bravo a trasformare il calcio di rigore ben due volte visto che Pagliardini chiede al savonese di concedere il bis causa ingresso anticipato in area dei suoi compagni di squadra.

La rete ha la capacità di risvegliare l’animo dei savonesi che, nel finale di frazione, conquistando campo e vanno al riposo con un risultato che lascia ai tifosi arrivati al “Sinigallia” speranze per la seconda frazione di gioco.

Il Savona alla ripresa tiene alta la difesa per costringere i lariani a difendersi ma, così facendo, lascia spazio alle ripartenze comasche.

E, infatti, bastano 2’ a Defendi per involarsi in sospetta posizione di offside e gelare i sogni di remuntada di Cesarini e company.

Come a Busto Arsizio dove Giannone aveva messo in difficoltà i difensori savonesi, anche a Como il Savona non riesce a reggere l’urto dei grandi attaccanti.

Alla vigilia, Ninni Corda, quasi come una triste premonizione, aveva previsto che in caso di necessità avrebbe potuto modificare il suo tradizionale 4 – 4 – 2 e così avviene al 52’ quando l’allenatore sardo toglie Cattaneo e inserisce Sarao per dar peso al suo attacco.

La partita non cambia per i savonesi che subiscono le folate dei padroni di casa. Al 62’ è Palma ad impensierire i biancoblù ma Aresti devia con qualche difficoltà ed evita problemi maggiori.

I savonesi vanno definitivamente al tappeto al 67’ quando Le Noci in chiara posizione di fuorigioco si invola e non ha problemi a beffare Aresti. A nulla valgono le proteste di Carta che si becca il giallo per ammonizione.

La partita finisce virtualmente qui con i biancoblù che tornano a casa con la settima sconfitta esterna del campionato.

Nel finale da segnalare l’uscita di Virdis a favore di Grandolfo e l’esordio tra i padroni di casa di Altinier che consente a Defendi la standing ovation. In pieno recupero, la rete di Sarao fissa, su rigore, il definitivo 4 a 2.

Il tabellino di Como – Savona:  4 – 2

Reti:  11’, 15’, 47’ Defendi , 34’ Cesarini (rig), 67’ Le Noci, 92’ Sarao.

Como: Melgrati, Ambrosini, Fautario, Ardito (73’ Panatti), Giosa, Marchi, Bencivenga (65’ Redolfi), Palma, Defendi (69’ Altinier), Le Noci, Schenetti. A disp. Crispino, Rizzitelli, Gallegos, Perna. All. Giovanni Colella

Savona: Aresti, Altobello, Carta, Maccarone (30’ Marchetti), Marconi, Pani, Demartis, Agazzi, Cattaneo (52’ Sarao), Cesarini, Virdis (69’ Grandolfo). A disp. Boerchio, Marras, Simoncelli, La Rosa. All. Ninni Corda

Arbitro: Niccolo Pagliardini di Arezzo (Lorenzo Gori di Arezzo e Fausto Rugini di Siena)

Note. Ammoniti: Giosa (C), Ardito (C), Palma (C), Redolfi (C), Melgradi (C); Demartis (S), Sarao (S), Carta (S). Recupero: 1’ (p.t.); (s.t.)

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