Inaugurazione nuove sale operatorie a Cairo: il Comitato Sanitario locale non ci sarà

ospedale cairo

Cairo M. ​Il Comitato Sanitario locale Val Bormida diserterà il taglio del nastro delle nuove sale operatorie dell’ospedale San Giuseppe di Cairo. A comunicarlo, attraverso una nota, è il comitato stesso: “A seguito dell’invito ricevuto dal’Asl 2 per l’inaugurazione delle nuove sale operatorie riteniamo inopportuna la nostra presenza in quanto sino ad oggi, tutti gli appelli e le denunce presentate sulla soppressione e/o riduzione dei servizi forniti in passato dall’ospedale sono rimasti inascoltati”.

“​Si rammentano i servizi ridimensionati o eliminati a seguito della riorganizzazione della Sanità decisa dalla Giunta Regionale: soppressione della Chirurgia generale indispensabile per numerose tipologie di interventi risolvibili in loco e per stabilizzare eventuali emergenze improcrastinabili, sostituita una day surgery programmata; trasformazione della divisione di Medicina Generale in reparto per lungo degenti con soppressione di numerosi posti letto e trasferimento di personale Medico; trasformazione del Pronto Soccorso in punto di primo intervento con un aumento dei costi di trasporto e di disponibilità del personale volontario delle Pubbliche Assistenze con aggravio del disagio per gli abitanti della Valle; soppressione di servizi Ambulatoriali: Gastroenterologia (c.a 2500 prestazioni/anno) Endocrinologia, Servizio Ecografico, Ecodoppler TSA, Onde D’urto, impoverimento di prestazioni per il D.H Oncologico; drastico taglio delle reperibilità; riabilitazione, limitazione in organico del personale Medico (Internisti); mancato rinnovo della Convenzione con i due Ortopedici che per la loro grande professionalità attraevano pazienti anche da altre Regioni” spiegano dal Comitato Sanitario Locale.

“Ci interroghiamo su quale effettivo contributo le nuove sale Operatorie possano dare per risolvere le gravi carenze del Servizio sanitario Locale evidenziate negli ultimi anni dopo la ‘riorganizzazione’ decisa a livello Regionale. Appare sempre più probabile una futura ‘gestione privata’ delle strutture di imminente inaugurazione. Le esigenze dei cittadini Valbormidesi, espresse con la raccolta di oltre 9000 firme, due manifestazioni pubbliche partecipate da migliaia di persone, potranno essere soddisfatte solamente con la creazione di un Ospedale di Area Disagiata, simile a quelli esistenti in altre Regioni, idoneo per fornire i servizi sanitari essenziali ad una popolazione, distribuita su un territorio montano collinare disagiato, che non può fare riferimento solamente sulle strutture ospedaliere della costa” concludono dal Comitato Locale Sanitario Valbormida

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