Economia

Fac Albisola, Milanesi ribatte al sindaco Orsi: “Non sarò candidato ed ho il diritto di esprimere dissenso”

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Albisola. Non si è fatta attendere la replica di Alessandro Milanesi (Rsu Fac) al sindaco di Albisola Franco Orsi, protagonisti di una polemica incrociata: “Non posso certo essere soddisfatto di ciò che ha fatto per il paese in questa sua legislatura: si guardi un po’ attorno, negozianti che chiudono, quelli che ancora sono aperti faticano, la Fac che ha chiuso nonostante tutte le sue rassicurazioni, il decoro urbano è da paese del terzo mondo, strutture pubbliche gratuite per fare sport inesistenti o quasi, e che dire d’una pista di pattinaggio su ghiaccio installata d’estate con l’aiuto di soldi pubblici e non proposta in inverno, ne avrei altre cose da contestare…”.

“Devo prendere atto che, anche come chiaroveggente, presenta delle grosse lacune, io non l’ho mai accusata del fallimento Fac innanzitutto, semmai le contesto tutto ciò che fa fatto per cercare di riuscire a salvarla, viva le delocalizzazioni se possono aiutare un’azienda, ma devono essere fatte quando quest’ultime sono ancora vive, non in terapia intensiva senza speranza di vita. Poi chiariamo un punto, io non ho nessuna tessera di partito, non ho nessuna intenzione di cercare consenso personale per candidarmi in qualche lista, ma soprattutto non userei certo la drammaticità di questa vicenda per avere visibilità, probabilmente veniamo da due scuole diverse, la sua quella della politica dove tutto è lecito, la mia la strada, dove una stretta di mano vale più di mille parole” afferma Milanesi.

“Un operaio, con moglie disoccupata e 2 figli piccoli, che perde il lavoro, e vive in affitto, credo abbia il sacrosanto diritto di esprimere il suo dissenso su come si è operato per trovare una non soluzione che potesse dare continuità lavorativa ad un’azienda, che voglio ricordare, al momento della chiusura aveva ancora un portafoglio d’ordini. Ma ora lei è impegnato in campagna elettorale, è proiettato nel futuro, la storia dei 130 operai da oggi licenziati e messi in mobilità fa parte del passato” conclude Milanesi.

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