Cronaca

Deragliamento Andora, sì al progetto di rimozione via mare: la chiatta è pronta a partire

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Andora. La prima “finestra” di 48 ore di condizioni meteo-marine favorevoli è la chiatta è pronta a partire da Genova per la rimozione via mare del locomotore e del vagone dell’Intercity deragliato ad Andora. Una “squadra” navale composta dal pontone di 90 per 30 metri con tre rimorchiatori e quattro gru pronte ad operare nello specchio acqueo davanti alla linea ferroviaria, ancora bloccata a seguito del deragliamento. Due le gru che saranno impegnate contemporaneamente nella rimozione della motrice.

Due gru più piccole solleveranno gli addetti della ditta Vernazza con dei cestelli per le operazioni di aggancio, prima al locomotore e poi al convoglio. Il progetto di Rfi è stato quindi approvato oggi pomeriggio nel corso del vertice tecnico-operativo per la rimozione via mare delle ultime due parti del convoglio che si è svolta presso la Capitaneria di Porto di Savona.

Oltre che ai responsabili di Rete Ferrovie Italia e della ditta Vernazza di Genova, incaricata dell’elaborazione del progetto di intervento, erano presenti il Registro Italiano Navale (RINA), i Vigili del Fuoco, l’amministrazione provinciale e i rappresentanti delle Capitanerie di Porto di Savona, Alassio e Andora.

Messe a punte le misure di sicurezza e di tutela ambientale, con uno speciale schermo di interdizione che verrà messo in atto dalla Guardia Costiera per la sicurezza marittima dell’area, con una zona ad ampio raggio (oltre i 500 metri dell’ordinanza di stop alla navigazione) nella quale si dovrà procedere a velocità limitata.

Inoltre, nell’ambito dell’ordinanza emanata dalla Capitaneria, massimo coordinamento sul fronte dei mezzi in arrivo ed in transito. Tutto definito al dettaglio, secondo quanto trapela, con lo sguardo solo rivolto al cielo e alle condizioni meteo, che rimangono ormai l’unica variabile per il via alle operazioni.

“Il progetto, presentato oggi dalla ditta Vernazza, è stato esaminato sotto tutti i possibili aspetti relativi alla sicurezza del trasferimento via mare del convoglio (tre rimorchiatori e un pontone sul quale saranno caricate quattro gru terrestri) da Genova ad Andora, del successivo montaggio del cantiere e dell’intervento vero e proprio sulla zona della frana; si tratta, come già sottolineato, di una situazione di carattere eccezionale, con aspetti di particolare complessità tecnica (si pensi in particolare alle condizioni di stabilità del pontone durante le operazioni di sollevamento con uno sbraccio delle gru fino a circa 60 metri) che hanno comportato la necessità di approfonditi calcoli progettuali, verificati da parte dell’organo di classifica, il Rina. Il progetto contempla anche le esigenze di tutela dell’ecosistema marino evidenziate dalla Capitaneria di Porto sin dal momento dell’incidente” afferma in una nota la Capitaneria di Porto di Savona.

“Le risultanze della riunione tecnica sono state ampiamente positive; è stata pertanto predisposta dalla Capitaneria di Porto l’ordinanza che regolamenterà lo svolgimento in sicurezza delle complesse operazioni navali e di cantiere, ordinanza che verrà formalmente presentata domani mattina in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Savona, allo scopo di coordinare le previsioni adottate a livello marittimo con le eventuali ulteriori misure necessarie per garantire l’ordine pubblico”.

“Le operazioni della ditta Vernazza inizieranno quindi al più presto; unica condizio sine qua non la meteorologia, in particolare lo stato del mare, l’altezza d’onda. E’ necessario, per l’avvio dell’intervento, che si abbia la certezza, o almeno una ragionevole buona probabilità, di poter disporre di almeno 48 ore di calma meteo marina, per non essere costretti a dover smontare il cantiere e attendere il ritorno del tempo buono senza poter operare. In ogni caso è stata verificata la possibilità di riparare i mezzi nautici, in caso di emergenza, nell’avamporto di Imperia Oneglia” conclude la Guardia Costiera savonese.

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