Savona. C’è una condanna per i lavori di demolizione e rimozione delle navi nei cantieri “ex Solimano” di Savona. L’amministratore unico, G.P., napoletano di 60 anni, della società incaricata del lavoro (che aveva poi subappaltato l’intervento eseguito nell’ottobre 2009) stamattina è stato condannato a duemila euro di ammenda con la sospensione condizionale. Secondo l’accusa infatti i rottami della nave andavano smaltiti come “rifiuti”, mentre invece sarebbero stati smaltiti come materia prima secondaria.
Una tesi respinta dalla difesa (l’imputato era assistito dall’avvocato Stefano Paparella foro di Napoli con la collaborazione del collega Alfonso Ferrara) che ha presentato anche una sentenza della Cassazione del settembre 2007 per sostenere che il materiale recuperato dalla nave non fosse da considerare come rifiuto.