Cronaca

Andora, arrivata la chiatta che solleverà il treno deragliato

Andora. E’ durato poco meno delle 12 ore previste il viaggio da Genova ad Andora della chiatta della ditta Vernazza che nei prossimi giorni rimuoverà il locomotore e i vagoni del treno deragliato il 17 gennaio scorso.

La chiatta, partita ieri da Genova intorno alle 16, è arrivata in piena notte, poco prima delle 4. Ha quindi percorso le 55 miglia del tragitto viaggiando ad una velocità media di circa 5,6 nodi, trainata da un rimorchiatore. Ora sono in corso le delicate operazioni di ormeggio della “squadra navale”: è necessaria la massima stabilità per consentire poi le operazioni di sollevamento.

“Finalmente ci siamo, è qui davanti a noi – è la soddisfazione del sindaco Franco Floris – Se tutto va bene entro la giornata dovrebbe risolversi la situazione. Siamo in difficoltà, Aurelia e ferrovia sono bloccate: l’unica cosa che funziona è l’autostrada, ma 13 km costano 2,30 euro… pensate quanto incide nella vita delle persone, su pendolari e studenti. E sul turismo, che in questo momento è in forte crisi e questa situazione naturalmente l’ha aggravata. Finalmente terminerà questa situazione così drammatica, difficile e complicata: devo ringraziare anche Rfi per l’impegno che ci ha messo, speriamo che tutto vada al meglio, che non si faccia male nessuno e finalmente questo tratto di ferrovia possa essere liberato”.

Sarà un’operazione molto complessa su una chiatta e via mare. “Abbiamo allestito un ‘bacino galleggiante’ con le gru: sono autogru telescopiche di ultima generazione, omologate per questo genere di interventi”, ha spiegato venerdì il responsabile della ditta Vernazza di Genova, Gianluca Dodero.

L’organizzazione tecnica è stata studiata nei minimi dettagli, ad hoc per la rimozione del treno, con decine di persone dell’azienda genovese impegnate nell’operazione. Cinque le gru che saranno impegnate nell’intervento, la più grossa di 800 tonnellate e una secondo di 400 che solleveranno prima il locomotore (da 90 tonnellate) ed in seguito il vagone passeggeri (da 45 tonnellate): le altre tre gru serviranno per innalzare su dei cestelli gli addetti della Vernazza per l’aggancio delle due parti del treno ancora sui binari. Sul binario saranno operative anche le squadre tecniche di Trenitalia che collaboreranno per le attività di supporto a terra.

La Capitaneria di Porto di Alassio ha emesso un ordinanza che disciplina l’area marina interessata dall’intervento, operativa da mezzanotte e fino al termine dei lavori: nello specchio acque di 500 metri dalla linea di costa, per un fronte di 300 metri, con al centro il treno deragliato, sono vietati fino a nuovo ordine l’accesso, la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca di superficie, la pesca subacquea, la balneazione e ogni altra attività non espressamente autorizzata nell’ambito delle operazioni di consolidamento della scarpata e recupero del convoglio ferroviario.

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