Cronaca

Accusati di aver raggirato un facoltoso pensionato: due savonesi indagati per circonvenzione d’incapace

tribunale Savona

Savona. Presunta circonvenzione d’incapace a danno di un facoltoso pensionato savonese. Il caso, che vede coinvolte due persone, un tassista e il gestore di un distributore di benzina, questa mattina è approdato davanti al gup Fiorenza Giorgi in udienza preliminare. I fatti contestati risalgono agli anni tra il 2007 e il 2008 quando, secondo l’accusa, abusando della situazione psichica della presunta vittima, un cinquantenne che soffriva di crisi depressive, avrebbero ricevuto da lui ingenti somme di denaro.

La posizione più grave è quella del titolare della pompa di benzina che avrebbe ricevuto, in diverse tranche e tramite assegni, circa 194 mila euro, mentre il tassista ne aveva ricevuti 5500. Soldi che, secondo l’accusa, sono stati sottratti con l’inganno al pensionato. Una tesi contestata dai due indagati che si sono sempre difesi giustificando quelle movimentazioni di denaro. In un caso sarebbero stati i compensi per numerose corse in taxi (il cinquantenne, che aveva un tenore di vita molto alto, sarebbe stato solito spostarsi così in città) e nell’altro sarebbero stati soldi versati per costituire una società e per avere disponibilità di contante senza passare dalla banca.

Secondo il difensore del gestore del distributore infatti il pensionato, che di lì a poco sarebbe stato affidato ad un amministratore di sostegno, aveva difficoltà a ritirare grosse somme di denaro in banca e quindi aveva scelto di versare all’indagato, con il quale aveva un rapporto di amicizia, i soldi. “Il mio assistito agiva in buona fede e non ha mai tenuto per sé il denaro. Quando il pensionato ne aveva bisogno lui glieli consegnava” si è limitato a spiegare l’avvocato Fabio Bruno Celentano. Proprio per ricostruire la posizione economica della presunta parte offesa (che non è mai stata sentita in fase di indagine dalla Guardia di Finanza) il giudice ha rinviato il procedimento al prossimo maggio. Entro quella data l’amministratore di sostegno del pensionato, che non si è costituito parte civile, ricostruirà i movimenti di denaro in entrata e in uscita per verificare quali siano i reali ammanchi.

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