Andora. C’è già un nome iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta relativa al treno deragliato venerdì scorso tra Andora e Cervo a seguito di un movimento franoso che lo ha investito in pieno al suo passaggio. Si tratta di un progettista coinvolto probabilmente nella costruzione della ormai tristemente famosa terrazza che “penzola” sul costone che si è in parte abbattuto sul convoglio. Si tratta del geometra Roberto Salta. L’accusa per lui è di disastro colposo.
Il professionista è già stato sentito dalla procura nel giro delle primissime audizioni post-deragliamento, ed è stato iscritto d’ufficio nel registro degli indagati. La procura, al di là di fare chiarezza sulle resposabilità dell’accaduto, e di chi ha permesso la costruzione di quella terrazza in quella posizione, sta allargando le proprie indagini per verificare se vi siano altre situazioni simili a quella andorese sparse sul nostro territorio.
Intanto, nonostante il disagio espresso dal sindaco Franco Floris, l’ufficio tecnico del Comune rimane sotto sequestro: dalla procura emerge la volontà di trovare il modo per tornare al più presto alla normalità ma il cammino non sembra brevissimo. Qui infatti si trovano le pratiche edilizie relative all’area interessata dal deragliamento. In particolare sono “attenzionati” i documenti e i permessi per costruire le unità abitative realizzate tra gli anni ’60 e ’70 sulla collina sopra i binari.
Intanto la procura sembra intenzionata a chiedere la consulenza di un geologo per avere un più ampio quadro della situazione.