Economia

Treni sovraregionali, l’assessore Vesco ai pendolari: “Aumenti contenuti”

Treno, stazione, ferrovia

Liguria. “Come ci insegnano in prima elementare, non si sommano le mele con le pere, l’aumento sulle tariffe sovraregionali evidenziato dai pendolari della tratta Genova –Milano è molto inferiore a quanto denunciato”. Così l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, risponde al responsabile del comitato pendolari Genova-Milano, Enrico Pallavicini e tramite la newsletter accusa le regioni di aver aumentato le tariffe sovraregionali.

“Il comunicato dell’associazione – spiega l’assessore Vesco – dice di aver rilevato un aumento di 400 euro su base annua per gli abbonati della tratta Genova-Milano. In realtà da una parte viene sommato il costo dell’abbonamento annuale sovraregionale 2013 con la Carta Tutto Treno a validità 12 mesi, dall’altra vengono sommati 12 abbonamenti mensili sovraregionali 2014 con due Carte Tutto Treno a validità 6 mesi. Emerge quindi chiaramente che il paragone non può essere effettuato in questi termini, ma soltanto a parità di titoli di viaggio”.

Secondo l’assessore Vesco se si prende in considerazione la differenza tra il 2014 e il 2013 per un abbonato annuale con Carta Tutto Treno a validità 12 mesi, si scopre che l’aumento effettivo è pari a 21 euro. Analogamente, paragonando 12 abbonamenti mensili regionali con due Carte Tutto Treno a validità semestrale, l’aumento è pari 2,50 euro al mese.

Se di aumento si parla dunque “si tratta – spiega ancora Vesco – di una somma di gran lunga inferiore rispetto a quanto denunciato e comunque imputabile non alla Regione Liguria, ma all’incremento della tariffa piemontese”. Rivolgendosi a Pallavicini Vesco ribadisce di condividere la necessità di “rivedere l’algoritmo di calcolo della tariffa sovraregionale, che è stato deciso a livello nazionale” e propone al Governo di mettere all’ordine del giorno l’argomento.

“Considerato – conclude Vesco – che fino ad oggi nulla è stato fatto, invito i Genova-Milano che hanno a cuore il problema a coordinarsi con le associazioni pendolari delle altre Regioni affinché il sottoscritto non rimanga l’unico a richiedere di portare l’argomento al legittimo tavolo di discussione nazionale”.

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