India. L’avvocato Mukul Rohatgi continua a dire di avere pazienza, ma gli innumerevoli rinvii di udienze farebbero perdere le staffe a chiunque. Eppure Marina Maurizio e Luigi Euro Bruno tentano di guardare oltre, sperando in una conclusione positiva nonostante il percorso tortuoso.
Anche oggi il caso del loro figlio, Tomaso, e dell’amica Elisabetta, non è stato discusso davanti alla Corte Suprema di New Delhi dove dovrebbe iniziare il processo di terzo grado. Nei primi due gradi di giudizio, i due giovani, albenganese lui e torinese lei, sono stati condannati all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso il proprio compagno di viaggio, Francesco Montis, durante un soggiorno in India, e per questo sono in carcere da 4 anni.
“Anche oggi nulla di fatto. Il nostro caso era in lista al N.39 e la discussione in aula è arrivata al N.2! Bisogna avere ‘pazienza’ e ‘aspettare fiduciosi’, così mi ha detto ieri l’avvocato Mukul Rohatgi… e noi lo faremo…” scrive mamma Marina che, nel frattempo, è volata in India per vedere i due ragazzi e tenerli aggiornati sugli sviluppi di un iter giudiziario a dir poco claudicante.
La difesa sosterrà l’innocenza dei due ragazzi e la tesi secondo cui Montis sarebbe morto per cause naturali. Per l’accusa, invece, si tratterebbe di omicidio passionale.