Cronaca

Spese pazze in Regione, Idv senza soldi nel 2012: Piredda pagò i dipendenti di tasca propria

Finanza in Regione Idv

Liguria. Già nell’autunno 2012 le spese fatte dal gruppo regionale ligure dell’Idv erano finite sotto inchiesta della Procura di Genova. A gennaio 2013 scattarono gli avvisi di garanzia per peculato per quattro ex consiglieri regionali del partito e due funzionari.

La capogruppo Maruska Piredda, l’allora vicepresidente della giunta, Niccolò Scialfa, la ex vicepresidente Marylin Fusco (entrambi oggi in Diritti e Libertà), il consigliere Stefano Quaini, passato poi in Sel e dimessosi alcuni mesi fa da consigliere regionale. Furono indagati anche il tesoriere del gruppo, Giorgio De Lucchi e una sua conoscente. Scialfa si dimise da vicepresidente il 31 gennaio.

La Procura indagava su voci di spesa apparentemente lontane da cose che potevano rientrare nelle cosiddette “spese di rappresentanza”: migliaia di euro per viaggi, parrucchieri, giochi, modellini di auto, frigoriferi, divani, casse di vino, oltre che per tablet, computer, capi di abbigliamento, cravatte.

Era emerso che il gruppo aveva già speso a ottobre l’intera somma a disposizione per il 2012, 230 mila euro, al punto che vi furono problemi per pagare i compensi dei cinque dipendenti del gruppo. Ci pensò poi di tasca propria uno dei consiglieri indagati, Maruska Piredda.

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