Politica

Riforma elettorale, c’è chi ride e chi piange: positiva per Miceli, un “Porcellinum” per Melgrati

Liguria. “E’ una porcata”. Non usa mezzi termini Marco Melgrati nel suo veemente attacco alla nuova legge elettorale di cui si ipotizza in questi giorni. “Ancora una volta la proposta di legge elettorale prevede liste bloccate… Renzi vuole scippare agli italiani la possibilità di scegliere il candidato”.

“L’Italicum, o meglio il Porcellinum, si preannuncia – dice –  come l’ennesima porcata della partitocrazia romana. Ancora più grave il fatto che questa iniziativa sia stata attivata da un leader, quel Matteo Renzi, che si presenta come innovatore, nel Pd e non solo. Ed invece questa proposta pone ancora una volta le liste bloccate, ancorchè più corte, ed un premio di maggioranza del 18%, non dissimile da quello del Porcellum, o comunque importante come percentuale”.

“Questa legge – aggiunge l’esponente di Forza Italia – ammicca a chi sorregge il Governo al Senato, con la ripartizione nazionale e non su circoscrizioni, con uno sbarramento non troppo alto, con le lista bloccate e non le preferenze, con una possibilità del doppio turno se non si supera il 35% dei voti per una coalizione. Questa legge non piace a me, e questo poco importa, ma non piace alla gente, e questo è importante”.

Di tutt’altro avviso Nino Miceli, capogruppo del Pd in Regione. “Credo che nella proposta contenuta nell’incontro tra Renzi e l’opposizione ci siano elementi positivi – dice – il principale è che con questo modello i cittadini italiani saprebbero la sera stessa delle elezioni o del ballottaggio chi li governerà nei 5 anni successivi. Mi sembra un punto importante, dopo gli anni di incertezza politica che ha vissuto l’Italia”.

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