Cronaca

Perde il padre e scrive lettere minatorie chiedendo soldi ai medici che lo curavano: condannato a 10 mesi

tribunale Savona

Savona. Dopo la perdita del papà si era convinto che i medici che lo avevano avuto in cura fossero responsabili dell’accaduto. Per questo motivo un trentaseienne, originario di Torino, ma residente nel Loanese ed affetto da un disturbo della personalità, aveva scritto ad uno di loro, dipendente del Santa Corona, una lettera minatoria ed aveva perfino creato un sito internet ad hoc per denunciarne altri in servizio presso Le Molinette di Torino.

Un messaggio minatorio era stato inviato anche ad un ristoratore di Borghetto reo, secondo il trentaseienne, di avergli mancato di rispetto parlando della morte del padre. In entrambe le missive l’uomo chiedeva come “risarcimento” delle cifre astronomiche e minacciava i destinatari. Un comportamento che gli era costato una denuncia per tentata estorsione e per diffamazione. Reati per i quali questa mattina, davanti al giudice Donatella Aschero, l’uomo è stato condannato a dieci mesi di reclusione con la sospensione condizionale in abbreviato. All’imputato è stato riconosciuto un vizio parziale di mente: la perizia ha rilevato infatti una capacità di intendere e volere “grandemente scemata”, ma nessuna pericolosità sociale.

Il difensore del trentaseienne, l’avvocato Silvio Carrara Sutour, aveva chiesto che la tentata estorsione venisse almeno derubricata: “A mio avviso non sussisteva. C”era un difetto di dolo perché, pur riconoscendo che il mio assistito abbia scritto le lettere, era chiaro osservando le cifre richieste che non fossero finalizzate ad ottenerlo. Il perito ha riconosciuto che con il padre avesse un rapporto quasi simbiotico e, di conseguenza, il dolore per la perdita lo aveva fatto agire così”. Il giudice depositerà le motivazioni tra quaranta giorni e, una volta lette, l’avvocato Carrara valuterà la possibilità di appellarsi.

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