Albenga. Legna sulle spiagge liguri: interviene l’ex sindaco Rosy Guarnieri. “Oltre al fatto che appartengono allo stesso schieramento, allo stesso partito politico e allo stesso territorio, se un Ministro dell’Ambiente e un Governatore di una regione, Andrea Orlando e Claudio Burlando, dopo quasi un mese non riescono a mettersi d’accordo per liberare le spiagge dal legname, la situazione è davvero preoccupante” osserva Guarnieri.
“A livello locale, mi auguro che ad Albenga non avvenga quanto proposto dal Presidente Burlando e dal Segretario del Pd Andreis. Per la nostra città sarebbe un film già visto nel 2008, quando l’allora sindaco Tabbò diede fuoco a un’enorme catasta di legna. Ci vollero mesi perché il fumo – quello, sì, nocivo – andasse via, e la popolazione si lamentò. Non ho alcuna documentazione che lo provi, ma oggi qualcuno sostiene che quel che restò venne sotterrato nella foce, e questa cattiva azione, dal momento che la natura restituisce tutto, fece sì che tutti i rifiuti dell’epoca si trovarono nuovamente sulle spiagge nel 2012, quando l’amministrazione Guarnieri convocò un Tavolo Verde per l’attuazione di un intervento risolutivo, come effettivamente avvenuto” aggiunge l’ex sindaco.
“Ad Albenga si è svolta una gara d’appalto, il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani o speciali assimilabili a urbani compete alla ditta vincitrice, mentre privati e Comune partecipano alla raccolta nel tratto di litorale di competenza e al conferimento presso la sede della Teknoservice. La quale, in base alla qualità del rifiuti, deciderà, programmerà, concorderà con ditte specializzate quali riutilizzare e quale smaltire. Dal momento che gli stabilimenti balneari pagano la TARSU proprio come le altre attività, si tratta di un servizio che deve essere garantito” conclude Rosy Guarnieri.