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Le statuine del presepe “made in Albenga” che fioriscono nel “Giardino letterario”

statuine presepe di gerry delfino

Albenga. Molti sono dedicati al mondo agricolo, e visto il territorio in cui sono nati non potrebbe essere altrimenti. Tutti portano nomi dialettali e sono ritratti impegnati negli antichi mestieri che un tempo caratterizzavano la vita sotto le torri ingaune: c’è “U Luensu”, il mediatore di verdure tipiche della Piana, c’è Felisina che, da frazione Campochiesa, porta i prodotti della sua terra a Gesù, “a Gersa” concentrata nel suo lavoro di sarta, Manuellu intento a pigiare l’uva.

Si tratta delle statuine del presepe “made in Albenga” che fioriscono nel “Giardino Letterario” di Gerry Delfino, piccolo polmone verde a pochi passi dalla città in cui si respira profumo d’arte e creatività. Qui non esistono stampi e produzioni in serie, ma solo pezzi unici ispirati all’antica tradizione albisolese dei macachi.

“Io li chiamo semplicemente pastorelli – spiega Delfino – Sono creati a mano ad uno ad uno secondo una tecnica speciale che non ammette cloni. Sono fatti in argilla e cotti a 980 gradi nel forno elettrico; poi vengono colorati a freddo come usava una volta. Anche le tinte cambiano in continuazione di modo da ottenere sempre esemplari originali”.

Quest’anno una delle statuine ingaune, dedicata a San Francesco, ha trovato spazio nel Santuario della Madonna di Pontelungo, mentre un altro modello è pronto per essere donato all’associazione “Vecchia Albenga”. “In generale mi ispiro a figure caratteristiche della nostra città, dalla panettiera ai contadini ai pescatori. Per gli scorci paesaggistici, i caruggi e le piazzette mi avvalgo del prezioso contributo di un’esperta come Maria Emma Bruzzone”.

Presso il giardino si possono ammirare anche una quarantina di macachi albisolesi dell’Ottocento acquisiti dalla associazione “Il Giardino letterario Delfino” e in fase di restauro, essendo stati ritrovati tutti frantumati. I pastorelli albenganesi, invece, possono essere acquistati con un contributo che va dai 5 ai 10 euro e che andrà a finanziare le attività che si svolgono in questo laboratorio “verde”.

“Il giardino non può contare su fondi pubblici ed è riconosciuto solo a livello europeo nell’ambito della ‘Notte dei Ricercatori’; per il resto, dobbiamo fare affidamento su risorse nostre – dice ancora Delfino – La mia intenzione è quella di tramandare la tradizione, in via di ‘estinzione’, delle statuine fatte localmente. In questo voglio coinvolgere coloro che partecipano ai nostri laboratori, bimbi in primis. Per questi ultimi vorrei organizzare nei prossimi mesi un mini corso ad hoc a Palazzo Scotto Niccolari”.
I pastorelli, che quest’anno hanno dato bella mostra di sé anche presso il Museo del Presepe di Imperia, sono acquistabili presso la libreria San Michele Sacro di via Episcopio.

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